Da cittadino della terza città più grande della Calabria, mi chiedo: come mai oggi, soprattutto noi giovani siamo sempre più distanti dalla politica? Come mai, consideriamo la vita politica un aspetto che non ci riguarda, che non ci tocca minimamente?
Forse perché è proprio la stessa politica che si sta allontanando dai bisogni e dalle esigenze dei cittadini? E’ essenziale per recuperare il ruolo di credibilità della politica, che ci sia un confronto diretto tra il cittadino e le istituzioni. Questo rapporto è importante per rinsaldare quell’appartenenza ad una comunità che ci permette anche di operare per il bene di quest’ultima. Pertanto, le proposte, i progetti, la segnalazione di problematiche varie, deve essere per l’amministrazione un’ occasione di rilancio, di crescita, di ricchezza e non un ostacolo a tutto ciò. Ricordiamoci che l’obiettivo principale è sempre il bene comune. Partendo da questo presupposto, ogni critica deve essere valutata come costruttiva in modo da poter progredire sempre più. Una buona amministrazione dipende dal legame con i suoi cittadini. Le istituzioni non sono proprietà di nessuno, ma sono soltanto mezzi attraverso cui è possibile realizzare i nostri progetti, i nostri desideri, i nostri sogni per una città più bella.
Chi ci rappresenta deve essere in grado di ascoltare tutti i cittadini e di valutare le idee in maniera propositiva. Solo in questo modo potremmo evolverci come realtà territoriale. Io noto con dispiacere, che attraverso i Social, è diffuso un clima d’odio tra partiti politici contrastanti, tra opposizione e governo centrale. Questo sicuramente è un male che inibisce la collaborazione ed è soprattutto un pessimo esempio per noi cittadini, i quali desideriamo avere soltanto quei diritti che ci spettano e non assistere alle vostre continue diatribe!
Concludo con una proposta al nostro Sindaco, Flavio Stasi. In molte realtà territoriali, alcune reti locali televisive trasmettono un programma chiamato “Il sindaco risponde” in cui ogni cittadino può liberamente dialogare con il Primo Cittadino ponendogli quesiti, domande varie, facendogli proposte ecc. ecc. Perché dunque non mandare in onda questa trasmissione anche magari nelle nostre emittenti locali? Sarebbe un modo per rafforzare questa unità cittadino-istituzione.
Un cambiamento è possibile ma solo se tutti noi veniamo considerati come cittadini importanti ed attivi della nostra città.
PAOLO SMURRA