È inconcepibile, in questo momento particolare che vive il Paese, con numerose imprese a rischio chiusura e le famiglie che devono scegliere se a fine mese pagare il mutuo o la bolletta del gas, che i vertici della Cassa Forense pensino alla riforma della previdenza, in corso di votazione il 16 settembre ed il 28 ottobre, che prevede un aumento dei contributi da versare per gli avvocati a fronte di una contestuale diminuzione delle pensioni future.
È possibile che non ci si renda conto che l’Avvocatura, come tutte le libere professioni, sta attraversando un periodo di grande difficoltà a causa di tutte le emergenze che si susseguono dal 2020 e sono tuttora in corso. In questo quadro già tragico si vuole inserire questa drammatica riforma, nonostante nel 2021 sia stato approvato il miglior bilancio consolidato della Cassa Forense con un patrimonio cresciuto a oltre 15 miliardi di euro, viene portata avanti per rispettare una norma introdotta dall’ex ministra Elsa Fornero che ha esteso il periodo trentennale della cosiddetta sostenibilità.
Il mio impegno, come avvocato e come candidata della Lega alla Camera dei Deputati, sarà quello di rivedere tale norma rendendola meno stringente, permettendo di utilizzare il patrimonio della Cassa Forense, in continua crescita, per riacquistare la sostenibilità negli anni in cui dovesse mancare il totale equilibrio tra entrate contributive e uscite pensionistiche, oltre ad intervenire direttamente sui Ministeri vigilanti per evitare qualsiasi iniziativa che possa pregiudicare l’istituto d previdenza.
Chiedo pertanto alla Cassa Forense di attendere l’insediamento del nuovo Parlamento prima di approvare una riforma tanto inutile quanto irreversibile che aggraverà la situazione economica già precaria della maggior parte degli avvocati.
Grazia Maria Carmela Iannini, candidata della Lega alla Camera dei Deputati nel collegio plurinominale Calabria