Avrei desiderato la massima riservatezza e mai pensavo di arrivare a sollecitare illustri Uffici per la soluzione di un semplice desiderio. Se ritenete sano il mio piacere Vi prego vivamente di intervenire con i Vostri potenti mezzi. E non vogliate considerare viltà se invoco l’anonimato.
Avrei voluto dare il mio corpo dopo la morte per ricerca e studi come previsto dalle leggi n. 219 del 22 dicembre 2017 e n. 10 del 10 febbraio 2020.
Ho inviato la mia dichiarazione anticipata (DAT), scritta a mano, all’A S.P di Cosenza il 26/4/2022 con richiesta di conoscere l’istituto di ricerca previsto e l’ufficio locale incaricato a questa attività. Sono di certo che il manoscritto è arrivato a destinazione, perché dopo pochi giorni mi ha telefonato una gentile dottoressa chiedendomi, per conto della Direzione, gli estremi delle leggi alle quali mi riferivo. Successivamente:
Il 2/5/2022 ho scritto, sempre all’ASP di Cosenza, chiedendo il nominativo dell’incaricato e il numero telefonico. Motivo per istruire le persone di mia fiducia, citati nella DAT.
L’1/6/2022 ho riscritto domandando se non avevano interesse alla mia domanda mi sarei rivolto ad altra regione. Preciso che l’atto è stato redatto dal comune di Mirandola e che io ho trovato in rete.
Il 28/7/2022 ho scritto all’Università Alma Mater di Bologna. Mi hanno telefonato immediatamente ringraziando e scusandosi di dovere trattare l’argomento a fine agosto, motivo ferie. I primi giorni di settembre ci siamo sentiti telefonicamente e scusandosi, ancora, mi comunicano la non possibilità perché la legge prescrive interessata la regione.
Subito dopo, ritenendo che l’istituto di ricerca fosse quello di Isernia, ho rivolto alla Direzione la stessa domanda fatta a Bologna. La risposta: riferimento la regione.
Ho chiesto informazioni dell’incaricato a questo servizio, solo, al fine di facilitare le attività necessarie al momento del decesso.
La legge prescrive di consegnare una copia della DAT all’Ufficio delle stato civile del comune di appartenenza. Mi sono dovuto recare diverse volte al Municipio di via Luca De Rosis per questo adempimento. L’impiegata, nonostante mi sia presentato con la circolare del Ministero dell’Interno n. 1/2018 n.15100 area 3 che da istruzioni in merito, in ultimo, ha chiesto la presenza del suo Capo ufficio per accettare il documento. Per la ricevuta di consegna mi hanno invitato a ritornare dopo un paio di giorni. Era primavera e siamo ad oggi, primo novembre, e ancora non ho la ricevuta.
Certo di avere la dotta collaborazione richiesta, saluto affettuosamente.
Sconosciuto