Noi cristiani veneriamo Maria, l’Immacolata, come il fiore più bello donatoci da Dio. Anche la nostra comunità cristiana che è in Corigliano Rossano si prepara alla solennità di questa Festa, con un Novenario che si celebra in ogni Parrocchia o negli Oratori, o in ogni Casa, intonando a Lei inni mariani, che ne descrivono poeticamente la bellezza di Madre di Dio e Madre nostra.
Noi amiamo Maria come Sorella nella Fede. Maria ci indica il cammino sicuro, la porta da aprire e la guida attenta dei nostri passi all’incontro col Risorto della Storia.
La preghiera in preparazione a questa festa mariana, ha un senso solo se si guarda con attenzione al Volto dell’Immacolata, non per magnificare la sua bellezza , ma per intravedere, nei suoi occhi, l’amore genuino per noi.
Noi ci rivolgiamo a Lei, consapevoli che ci troviamo dinanzi alla complessità di un momento storico, in cui le avversità sembrano tarpare le ali all’entusiasmo del futuro e l’egoismo dei nostri governanti e dei nostri amministratori, anche locali, ci appaiono come il pericolo più grande per la promozione umana e sociale della nostra stessa Comunità che è in Corigliano Rossano.
Alla bellezza va associata però la tenerezza perché l’umanità tutta ha bisogno della terapia di un abbraccio, il calore della di “una carezza”.
Ogni credente allora guarda e si affida a Maria non solo per cantare ” Tutta bella sei tu, Maria”, ma soprattutto per ottenere da Lei, Mediatrice di ogni Grazia, la ” Conversione al Regno di Dio a noi vicino ( Mt.4,17)” in cui ciascuno di noi, per le vie del nostro quartiere, vive con gioia e libertà la propria fede e si sente, con Lei e come Lei, un ” vangelo vivente, un inviato vivificante, una carezza di Dio” nella costruzione della Civiltà dell’amore.
Corigliano Rossano,29.11.2022 ( Franco Palmisano).