Ieri sera è ufficialmente cominciata la raccolta di firme certificate sulla Proposta di legge regionale d’iniziativa popolare per il ritorno all’autonomia delle due città “fuse” 5 anni fa.

Quanti, nel 2017, sostennero le “ragioni” della fusione tra le ex città di Corigliano Calabro e di Rossano, si auto-definivano «progressisti». Fra quelli – oggi – pullulano i «pentiti» per loro stessa ammissione. Già, perché magari allora e sulla “cosa” erano progressisti in buona fede, e progressisti lo sono ancora, davvero. Con la differenza che oggi non associano più il concetto di “progresso” alla fusione tra le due più grandi città della Piana di Sibari nell’attuale grande città policentrica di Corigliano-Rossano, 74 mila abitanti a fronte dei circa 39 mila della sola Corigliano Calabro e dei circa 35 mila della sola Rossano. LEGGI ARTICOLO COMPLETO