L’emergenza causata dal micidiale Virus Covid 19 , che ancora dilaga e infetta ovunque e chiunque nel mondo intero, genera una situazione nuova anche nella nostra comunità in Corigliano Rossano .
Se durante le guerre le persone trovano conforto andando a pregare nelle Chiese, con il Virus ciò non è più possibile e molte Chiese rimangono ancora chiuse e vuote, perché altrimenti possono diventare luoghi privilegiati di contagio.
La fede non sostituisce le normali misure di igiene, ma le presume, perché è bene pregare insieme il Signore che ci aiuti a superare momenti difficili, ma non per questo si è legittimati a mettersi in situazioni di pericolo: “Non mettere alla prova il Signore Dio tuo (Mt.4,4)”.
La chiusura pertanto delle Chiese causa disorientamento tra i fedeli, posti di fronte a una situazione senza precedenti , in quanto noi tutti ci sentiamo smarriti e disorientati, perché tale chiusura non ci dà la possibilità di poter partecipare spesso alla Celebrazione Eucaristica, in cui ci si nutre della Vita del Cristo per poter poi essere vita vivificante per gli altri.
I Vangeli e la Tradizione però ci insegnano che non è solo la Chiesa il luogo per incontrare Dio e non è solo la Celebrazione Eucaristica, la fonte che ” disseta e nutre” il credente.
Gesù libera l’umanità da ogni spazio sacro, per cui non esiste Casa di Dio che non sia l’Uomo e Gesù stesso auspica la scomparsa di ogni Santuario: “… i veri Adoratori adorano il Padre in Spirito e Verità (Gv.4,23)”.
Gesù ci dice espressamente: ” Se uno mi ama ,osserva la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo Dimora presso di lui (G.14,23)”.
La Presenza del Cristo allora non si limita nelle Chiese e nel Santissimo Sacramento e l’Incontro con il Dio di Gesù non è condizionato da luoghi o celebrazioni, ma è reale e autentico ogni qual volta il suo Amore , attraverso l’uomo, comunica e arricchisce la Vita degli altri.
Noi credenti prendiamo così coscienza che questa Presenza non va cercata, accolta e condivisa in Chiese ormai sempre più vuote , ma, con il Natale, si incarna nella nostra Pienezza di vita ed è una Presenza liberante e lungimirante, che continuamente guida, accompagna e segue la nostra esistenza, sia ” ieri ma anche oggi e domani ( Ap.1,8)”.
Corigliano Rossano 20.12. 2022. (FrancoPalmisano)