Nella nostra Comunità che è in Corigliano Rossano purtroppo si ascoltano tanti che si lamentano continuamente, in quanto Nulla va mai bene e su ogni evento si ha solo da dire e ridire.
Noi cristiani soprattutto siamo specialisti nel lamentarci e, la maggior parte, senza ragione , per superficialità, per egoismo, sempre pronti a indossare il grembiule del giudicare ogni evento senza se e senza ma e spesso senza sovvenire e condividere le necessità ambientali, pretendendo che venga fatto tutto dagli altri, sia nelle istituzioni civili , che religiose.
Facciamo nostro l’Invito accorato di Padre Maurizio Aloise, Arcivescovo in Corigliano Rossano-Cariati, nel suo Messaggio Natalizio del corrente Anno, in cui invita noi tutti a ” disarmare la parola con cuore libero”, non per essere tranquillamente lasciati in pace, ma perché solo con la parola autentica noi possiamo continuamente essere i ” Beati Operatori di Pace ” ( Mt.5, 9)”.
La Commemorazione del Natale del Redentore sia dunque per tutti il Momento della ” Parola ” della Riconoscenza.
Ringraziare il Dio della Vita soprattutto per il dono della nostra stessa vita e per tutto ciò che siamo e che abbiamo , prendendo coscienza che la felicità non dipende solo dall’avere qualcosa o dal ricevere regali ma dal sentirci ancora utili nella soluzione, in qualsiasi modo, dei tanti bisogni , quotidianamente, nel nostro quartiere.
La vita non è perfetta, però è meravigliosa , quando la si sperimenta e la si vive con e in Cristo, Incarnato e Risorto.
Non importano allora le bufere negli eventi esistenziali della nostra vita presente e passata, ma auguriamoci, che ognuno di noi sia sempre disposto , di fronte al ” disarmante Natale”, a ringraziare e lodare il Padre, per il privilegio di sentirci sempre vivi e , in collaborazione e condivisione con tutti, sentirsi inviati alla Costruzione della nuova Civiltà dell’Amore.
Corigliano Rossano 24 12.2022.(Franco Palmisano).