Gesù, il Risorto, nel Vangelo secondo Matteo , invia la sua Comunità e anche la nostra , che è in Corigliano Rossano , non a trasmettere dottrine o manifestazioni folkloristiche, ma ad annunciare, proclamare e testimoniare il suo Messaggio d’amore per le vie del mondo : “Battezzando”.
La nostra tragedia sta nel fatto che ancora oggi, noi cristiani veniamo inviati a trasmettere catechismi, dogmi e vite di Santi, e veniamo educati al Timor di un Dio, che ci vede “dall’alto dei cieli”, ci giudica e ci perseguita con sofferenze anche pandemiche, rassegnandoci così ad accettare la sua ” santa ” volontà, con raduni, adorazioni, processioni e suppliche con salmi e rosari.
Il credente invece è un “inviato”, per i viali della storia, a bat-tez-zare, cioè a “immergere”, nel Vangelo del Cristo ,ogni creatura umana che incontra ,liberamente e appassionatamente, senza tener conto affatto della condotta morale, della cultura, della situazione sociale o sessuale dell’altro, perché il cristiano, in questo, ha solo la certezza gratificante della Presenza , in lui, del suo Dio : “Ecco IO sono con voi tutti i giorni fino alla fine del tempi ( Mt.28,20)”.
” Beati noi , quando ci occupiamo liberamente della promozione umana altrui, perché noi permettiamo a Dio di occuparsi di noi,” in un cambio meraviglioso.( Mt.5,3).
Coloro che nella propria vita, con la Fede o con la Scienza, si rendono responsabili della felicità e del benessere dell’umanità, liberandola da nefaste ideologie e condividendo i bisogni degli uomini, costoro permettono a Dio di prendersi cura della loro felicità e del loro benessere.
Vivere allora il proprio battesimo è sperimentare che noi siamo ” immersi ” quotidianamente nella civiltà dell’amore.
Il credente sente così palpitare nella propria esistenza una comunicazione di pienezza di vita e percepisce che questa sua stessa vita non ha nulla a che vedere con il disfacimento del suo corpo, perché lui pregusta , in Cristo Risorto, una vita, che trascende la stessa morte e che continua per sempre!
Corigliano Rossano 12 .01 2023 . Franco Palmisano