Nella nostra Comunità, in Corigliano Rossano, è venuto il momento di rimodellare le nostre agende con una attenzione particolare ai GIOVANI , tanto ” trascurati”.
Infatti mentre i nostri amministratori si affacciano alla ribalta solo per disquisire sulla grave indifferenza dei consiglieri comunali sulle Mense scolastiche e così imporre scelte politiche, anche noi stessi cristiani ci esaltiamo, in assemblee ecclesiastiche , per suffragare temi etici e valori tradizionali, ridotti a digestivi per affamati, e trascuriamo il mondo giovanile che ha bisogno drammaticamente di risposte competenti e vitali per una salvezza da morte interiore.
E’ nota la frase di Don Bosco. il Santo dei Giovani, quando esclama; ” Miei cari, io vi amo con tutto il cuore e basta che voi siate giovani, ‘perché IO vi ami assai”.
L’amore del Santo non è uno stupido sentimentalismo, ma una predilezione promozionale, perché per lui, come anche per noi, i giovani sono speranza e inquietudine nella nostra comunità.
I nostri giovani ci rappresentano per quella speranza che invita a guardare innanzi, fidandosi del cambiamento e progettando il futuro, anche se loro sono per noi una perenne inquietudine, perché noi li vediamo fragili e senza difese immunitarie in una nostra società senza scrupoli, che inquina continuamente i loro ideali.
” Fare strada” ai giovani allora senza farsi strada su di loro, perché se è vero che non si possono restituire loro gli anni perduti per il Covid , si possono però accelerare i loro piani esistenziali, mettendosi al loro fianco, non per gratificarsi ed esaltarsi “mediaticamente” e “spettacolarmente” su di loro, ma per costruire, con loro e per loro, la civiltà dell’amore, cioè una civiltà più umana e più solidale.
Corigliano Rossano 16. 01.2023 ( Franco Palmisano .ex-allievo salesiano).