Noi credenti assistiamo sempre inermi, mediaticamente, a questa orribile guerra tra Russia e Ucraina, la quale non dà segni di possibile tregua e le stesse nazioni che inviano armi alla resistenza diventano anche belligeranti, perché purtroppo contribuiscono alla carneficina di tanta povera gente.
Noi cristiani stiamo soffrendo un dilemma lancinante, perché da una parte facciamo riferimento alla Dottrina della Chiesa , che considera la possibilità della difesa armata quando vi è oppressione, giustificando quindi l’invio di armamenti , ma come battezzati invece noi sappiamo che siamo “inviati “solo ad essere “Artigiani di Pace”.
Si è Artigiani di Pace quando si accoglie il comandamento dell’amore, che esclude assolutamente ogni violenza , perché il ” non uccidere ” o “il porgere l’altra guancia” non è un optional, ma un imperativo morale di vita.
Siamo autentici credenti e cristiani, quando siamo seguaci del Maestro Gesù ,che al momento del suo arresto, non volle nessuna difesa e intimò ai suoi discepoli di non usare la spada, perché solo con la non violenza si interrompe la violenza.( Gv. 18,10-11).
Siamo inviati per le vie dei nostri quartieri, in Corigliano Rossano, non solo sperando nella pace , ma ad essere ” artigiani della pace”, quella pace che il Signore ci ha dato e che ci fa sentire tutti fratelli: ” Vi lascio la Pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, IO la do a voi ( Gv.14,27)” .
In questi tempi, tanti di noi, ascoltando la parola pace, pensano solo a situazioni di non- guerra o fine-guerra in uno stato di tranquillità e di benessere in cui nulla cambia, anzi i ricchi diventano sempre prepotenti e i poveri si disperano nell’oppressione.
La pace del Dio di Gesù invece non è mai una conquista dell’uomo, ma è Suo Dono, frutto gratuito dell’amore, che noi invochiamo e accogliamo liturgicamente nella fede, per vivere poi sempre liberamente, in un” insieme armonico”, le nostre promozionali relazioni con Dio, con noi stessi, , con gli altri e con tutto il Creato, iniziando sempre da casa nostra, cioè nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità, nei nostri ambienti di lavoro, nella società, nella politica e nella stessa nostra Chiesa.( Mt.5,9).
Corigliano Rossano. 04,02.2023. Franco Palmisano.