Noi tutti cristiani, inviati nella nostra Comunità in Corigliano Rossano, di fronte alle immane tragedia , del Covid 19, del conflitto ,ancora in atto, tra Russia e Ucraina, del repentino terremoto che sta devastando Turchia e Siria, di tanti Migranti in fuga sulle carrette che si capovolgono in mare, tutte tragedie che devastano l’umanità, mietendo vittime e seminando lutti, ci interroghiamo, da credenti, sul perché di una continua Assenza del nostro Dio.
Stando al Racconto della Bibbia , nel Libro della Genesi, si legge che il Creatore aveva destinato l’uomo a coltivare e custodire il Giardino dell’Eden (Gen.9,14).
Gli uomini, non curanti , devastano questo Giardino e lo distruggono per poi rimproverare Dio, per ciò che è soltanto opera dell’insensatezza e dell’insaziabile ingordigia umana, radice di ogni ingiustizia e di ogni male.
Noi cristiani , e siamo in tanti, restiamo perplessi perché notiamo l’ Assenza e il Silenzio del nostro Dio.
Ci vien detto che Lui ha parlato e parla , ma noi non ci accorgiamo e non Lo ascoltiamo.
Se continuiamo allora a credere ed accogliere un Dio che deve manifestarsi nella Potenza, noi non riusciremo mai a scorgerlo.
Il Dio di Gesù, stando al racconto degli Evangelisti, si rivela a noi solo nell’Amore e la sua Parola e il suo Grido, con l’Incarnazione del Verbo, si son fatti per noi Tempo e Storia nell’umanità.
Nei nostri catechismi Dio ci viene presentato come un Essere ( IO sono colui che sono ! Es.3,14), esterno all’uomo, lontano nei Cieli, ma questo Dio non è il Dio di Gesù della Rivelazione.
Il nostro Dio di Gesù è trascendente ma è vicino all’uomo, anzi è talmente intimo che ci chiede soltanto di essere accolto per fondersi nella nostra esistenza e così dilatare in Lui la nostra capacità di amore.( Gv,17,23)
Lui si manifesta e ci soccorre non quando alziamo le mani al Cielo per invocarlo, ma quando le abbassiamo per metterci, con Lui e come Lui, al Servizio dell’uomo, perorando promozione e liberazione umana e sociale.
” E’ proprio nella pienezza della nostra umanità al Servizio dell’altro che si manifesta poi la Presenza e la Divinità del Dio-con-noi : l’ Emanuele ( Lc.12,37)”.
E’ meraviglioso! Quando più grande è la nostra risposta di amore per gli altri, tanto più grande è l’Effusione dello Spirito di Dio, che è” Vita che si effonde” in un crescendo senza fine.
Solo allora ci accorgiamo stupefatti della sua Presenza nella sua Parola dirompente in noi, con noi e per noi.
Corigliano Rossano 27.02.2023 . Franco Palmisano