di FABIO MENIN
Un Operatore di telefonia ha deciso di installare alcuni ripetitori telefonici, a Oliveto Longo, tra le case, e anche dentro il quartiere Petra di Rossano.

Sembra che Comune e Arpacal abbiano autorizzato questa installazione, incuranti totalmente della presenza di migliaia di cittadini che vengono così esposti alle radiazioni non ionizzanti ad alta frequenza del sistema 5g.
L’organizzazione mondiale della sanità ha classificato i campi elettromagnetici generati anche da queste antenne come cancerogeni e la legge italiana ha stabilito dei limiti di esposizione delle persone. Infatti l’esposizione prolungata al campo elettromagnetico genera stress nelle cellule in grado di modificare i legami cellulari e nel tempo potenzialmente in grado di provocare vari tipi di tumore, dalle leucemie, anche infantili, a tumori al cervello ed altre forme di patologie tumorali. Il sistema 5G si basa su frequenze alte cioè onde elettromagnetiche per le quali ancora gli studi medici sono agli inizi, ma che comunque rientrano ampiamente nelle casistiche già studiate a lungo da tanti scienziati e che li hanno portati a dimostrare la pericolosità per la salute dei campi elettromagnetici.
L’amministrazione comunale di Rossano non si è dotata di un piano per collocare queste antenne in zone lontane dai centri abitati e così accetta supinamente i piani delle aziende telefoniche che si occupano di fare quattrini, non certo di tutelare la salute dei cittadini.
La popolazione di Oliveto Longo, e anche del quartiere Petra ha costituito un comitato che si oppone all’installazione di questi ripetitori e chiede lo spostamento di queste antenne in zone lontano dai centri abitati.
I cittadini di Oliveto Longo con il conforto anche di personale medico dell’ASL, ha chiesto varie volte al sindaco di intervenire per ascoltare la voce dei cittadini, ma non ha avuto nessuna risposta. Il sindaco Flavio Stasi, che di solito ama scrivere lunghi comunicati stampa, questa volta sembra latitante nonostante la richiesta di intervento di tanti cittadini.
La richiesta dei cittadini è semplice: come già è stato fatto nel comune di Mirto Crosia nel 1996 l’amministrazione comunale dovrebbe farsi carico del problema e individuare un’area lontana dai centri abitati e chiedere lo spostamento dell’antenna.
Pare che Flavio Stasi da quest’orecchio non ci senta e non si degni neppure di ricevere i cittadini. Tra l’altro nella popolazione residente vi sono cittadini dotati di pacemaker e che soffrono di varie patologie cardiache e di altro genere. Tutte queste persone vedono aumentati i rischi sanitari con l’esposizione prolungata ai campi elettromagnetici.
I cittadini chiedono al sindaco un intervento immediato per delocalizzare queste strutture prendendo a cuore la salute dei cittadini per la quale il sindaco è responsabile in ultima istanza.
I cittadini intendono comunque portare avanti la loro battaglia per tutelare la salute propria , dei propri cari e dei figli e certamente la cosa non finisce qui. Il sindaco se ha a cuore la salute dei propri cittadini, secondo le possibilità che la legge gli conferisce, si adoperi per trovare una giusta mediazione tra gli interessi economici delle aziende telefoniche e la salute dei cittadini.
FABIO MENIN