di FABIO MENIN
I COMUNI DI CROSIA E CASSANO HANNO SPOSTATO LE ANTENNE 4G e 5G LONTANO DAI CENTRI ABITATI
Il 23 aprile 2020 il vicensindaco Malavolta ha rilasciato questa dichiarazione: “ Tecnologia 5g . Sul territorio comunale non sono state installate antenne o ripetitori, né tantomeno risultano eventuali richieste di potenziamento delle attuali infrastrutture radio-emissive……. Gli effetti di questa tecnologia sull’ambiente naturale e sulla specie umana non sono ancora chiari. L’Amministrazione comunale-conclude Malavolta- resterà quindi vigile sulla questione e valuterà con massima precisione future ed eventuali richieste confermando elevata attenzione alla tutela della salute ed alla serenità dei cittadini, avvalendosi a tal fine di tutte le competenze necessarie.”
In sostanza il vicesindaco si è reso garante della tutela della salute dei cittadini. Sarebbe questa la garanzia fornita? Installare le antenne in mezzo alle case e alle scuole di Rossano e di Oliveto longo?
L’organizzazione mondiale della sanità per tramite dell’Agenzia Internazionale perla ricerca sul cancro(IARC) ha classificato i campi elettromagnetici a radiofrequenza come “ Possibili cancerogeni” e studi recenti propongono addirittura la definizione di sicuramente cancerogeni.
Il sindaco Flavio Stasi è a conoscenza di conclusioni diverse da quelle dell’organizzazione mondiale della sanità? Un gruppo di 200 scienziati guidati dal prof. Lennart Hardell ha sottoscritto un appello internazionale per una moratoria del 5G.
Ora al di là del dibattito scientifico, cosa può fare concretamente un sindaco davanti ad una richiesta di installazione di antenna 5g, oppure davanti ad una richiesta dei cittadini di spostamento della stessa in zone lontane dai centri abitati? La costituzione italiana all’art. 32 riconosce il diritto alla salute come diritto fondamentale, ma l’ex art. 38 della legge Giugno 1990 n. 142 sull’Ordinamento delle autonomie locali nelle Attribuzioni del sindaco nei servizi di competenza statale stabilisce che: “ il sindaco quale Ufficiale di Governo, adotta, con atto motivato e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico, provvedimenti contingibili e urgenti in materia in materia di sanità ed igiene, edilizia e polizia locale al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini” .
Quindi il sindaco può decidere di delocalizzare queste installazioni e servendosi dell’art. 3-ter del D:L:vo 152/2006 può anche individuare apposite aree nel territorio comunale ove installare questi impianti opportunamente distanziate dai centri abitati.
E’ quello che hanno fatto i sindaci di CROSIA, nel, 1996, e Cassano nel 2023, quindi 2 mesi fa, che nonostante avessero concesso autorizzazioni per antenne telefoniche, dopo un’attenta riflessione e dibattito coi cittadini al fine di evitare possibili rischi per la salute, hanno deciso di spostare antenne 4g e 5G in aree opportunamente distanti dai centri o dalle frazioni abitate .
Quindi il sindaco Flavio Stasi se vuole assumersi la responsabilità di sindaco può venire incontro alle richieste dei cittadini del comitato di Oliveto Longo e del quartiere Petra di Rossano e reperire altra area ove installare questi impianti lontano dalle abitazioni, concordando con le società telefoniche.
Serve uno scatto di responsabilità da parte del primo cittadino. Il comitato di Oliveto Longo ha già avviato una raccolta di firme che saranno presto consegnate al sindaco ed è stata proposta una manifestazione cittadina. Anche perché su informazione di alcuni residenti pare che ci siano in progetto altre installazioni in zona S. Caterina.
FABIO MENIN già pres. WWF Calabria