Nel goffo tentativo di ostentare amore ed accordo in vista delle prossime elezioni amministrative in città, i due altissimi
e autorevolissimi esponenti istituzionali del territorio, Straface e Rapani, si spalleggiano pubblicamente, ogni giorno, obbedendo alle logiche dei loro partiti anche quando vanno contro l’interesse della nostra città e del territorio.
Sulle questioni SS 106, Ferrovia Ionica, ex Tribunale di Rossano, Ospedale unico della sibaritide, Centrale Enel di Corigliano-Rossano, assistiamo solo a promesse, annunci, inaugurazioni fittizie ed in ultimo allo scarica barile delle responsabilità. Giochi di prestigio nel tentativo di provare a chiudere, con la conquista del governo della nostra città, la filiera nera del loro potere politico.
Giochi di prestigio mal riusciti se gli argomenti ed i temi sono quelli che leggiamo in questi giorni sul Tribunale e sull’Enel. Uno sciocco scarica barile sul governo cittadino per camuffare le evidenti responsabilità dei loro governi, a tutti i livelli.
Ma davvero si crede di poter far passare, fra i nostri concittadini, l’idea che se non si fa una ripulitina ai locali di Santo Stefano il Ministro Nordio non potrà riaprire il nostro tribunale? E sull’Enel, tornata sotto il totale controllo del Governo Meloni,
insensibile alla lotta ai cambiamenti climatici, alla produzione di energia da fonti rinnovabili, che il progetto di riconversione con la produzione di idrogeno verde salti solo per non aver firmato un documento? Non ci crede nessuno. Tutto per nascondere il totale stravolgimento del PNRR e del taglio dei finanziamenti, operato dal loro caro Ministro Fitto a tutto svantaggio del Sud e anche della nostra città.
E sulla ferrovia dicano quando inaugureranno i nuovi 26 treni, quando ricominceranno i lavori dell’elettrificazione della linea, se e quando rimetteranno i finanziamenti sottratti in favore fi lavori da realizzare al Nord e come si pensa di collegare il nostro territorio con l’alta capacità ferroviaria visto che anche qui scompaiono tratte e finanziamenti. E ancora sull’ospedale unico invece di pensare a lavori fermi, cosa mai vista, all’inaugurazione del completamento della struttura, si dica qualcosa di preciso sulla data di consegna, quando e con quali attrezzatura e personale verrà reso operativo e fruibile agli utenti e quanto tutto questo costerà in più alla collettività.
Sulla nostra 106 si dica anche perché i finanziamenti si rendono disponibili in 15 anni mentre si pensa di costruire il ponte sullo stretto in pochi anni.
Scelte e azioni politiche, queste si, che ci penalizzano, di cui è chiara la responsabilità e di cui presto si dovrà rendere conto.
Purtroppo dobbiamo anche constatare che il livello di confronto democratico e di dibattito sulle questioni rilevanti nella nostra città è andato via via a rinsecchirsi, depotenziando di fatto la grande forza della città unica e impoverendo la capacità di rappresentare, a tutti i livelli istituzionali, le istanze, i bisogni e le aspettative del nostro territorio, con la conseguenza di continuare, purtroppo, a fare solo battaglie retrograde.
Anche in questa occasione, come Partito Democratico, richiamiamo tutti ad un impegno serio, responsabile e deciso verso la difesa ed il rilancio del nostro territorio.
Su queste 5 grandi questioni ancora irrisolte: Enel, Tribunale, Ospedale, Ferrovia e 106, ma anche sull’adozione del PSA e, per il troppo tempo in cui è stato fermo, del suo adeguamento attraverso le osservazioni alle mutate condizioni iniziali, auspichiamo fortemente che ciascuno faccia la propria parte con grande senso di responsabilità e nel solo interesse della città e del territorio. Tutti impegnati, senza eccezione alcuna, rappresentanti istituzionali nazionali, regionali e locali, forze politiche, sociali e sindacali ben oltre gli interessi di parrocchia o legati alla prossima scadenza delle elezioni amministrative, a fare fronte comune con coraggio, onestà intellettuale, abnegazione e competenza per superare definitivamente ogni ostacolo ovunque questo si annidi. I nostri concittadini sono maturi per poter, questa volta, “caricare” ad ognuno le proprie responsabilità.
Francesco Madeo
Segretario PD Corigliano Rossano