Modalità e moventi della “lupara bianca” di 22 anni fa e dell’omicidio del 9 agosto scorso sembrano sovrapponibili.
CORIGLIANO-ROSSANO – Nell’ordinanza cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro notificata lunedì scorso dai carabinieri del Ros agl’indagati per l’omicidio dello ‘ndranghetista di Sibari Salvatore Di Cicco detto Sparami n’piettu (a sinistra), eliminato silenziosamente 22 anni fa con la tecnica della “lupara bianca”, si legge che gli esponenti delle organizzazioni di ‘ndrangheta di Cirò Marina, Cassano Jonio e Corigliano tra loro alleate deliberarono la sua morte attirandolo in una trappola. LEGGI ARTICOLO COMPLETO