Concluso il processo a carico del 34enne pluripregiudicato S.P., difeso di fiducia dal penalista Avv. Francesco Nicoletti, accusato di lesioni aggravate e minacce nei confronti di una coppia. L’uomo era stato tratto a giudizio poiché imputato in concorso con altre persone, giudicate separatamente, di aver con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, in tempi diversi, minacciato e aggredito fisicamente le parti offese.
Per come prospettato nell’ipotesi accusatoria, nel giugno 2021 l’imputato sarebbe intervenuto a seguito di una discussione nata per futili motivi tra il cugino e una delle parti offese, minacciando quest’ultimo di un male ingiusto, ribadendo che in città era lui a comandare e che gli avrebbe bruciato il locale. Dopo qualche giorno, sempre per come contestato nella rubrica imputativa, il 34enne, tendendogli un vero e proprio agguato, avrebbe attirato l’uomo in un’abitazione, dove si sarebbe consumata la violenta aggressione fisica anche ad opera di altre persone con lesioni giudicate guaribili in più di 80 giorni. Nella stessa circostanza sarebbe stata minacciata e aggredita anche la moglie della parte offesa.
Nell’ambito del procedimento penale, al 34enne si contestava altresì l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi per quanto concerne le lesioni.
Nel corso del processo di primo grado a suo carico, a seguito di remissione della querela, per la sola imputazione delle minacce il Tribunale ha pronunciato sentenza di non luogo a procedere.
Per quel che riguarda l’accusa di lesioni, il Tribunale, su richiesta della difesa, ha acquisito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Castrovillari, la CNR ed un’annotazione redatta dai Carabinieri nonché la querela ed i verbali di sommarie informazioni testimoniali. In sede di querela la parte offesa, dopo aver precisato di aiutare il figlio nella gestione di un locale, riferiva di aver notato, nel giugno 2021, comportamenti spavaldi da parte di un giovane cliente all’interno dell’attività commerciale e di aver quindi iniziato a controllarlo con maggiore attenzione allo scopo di garantire la tranquillità degli altri avventori. Dopo qualche giorno si sarebbe verificata la discussione all’esterno del locale, che aveva coinvolto uno dei suoi nipoti e lo stesso cliente, entrambi destinatari di uno schiaffo da parte dell’uomo al fine di calmare gli animi. Da qui le minacce espresse dal cliente e, in un momento successivo, dal sopraggiunto imputato, cugino del giovane. Il giorno successivo aveva poi avuto luogo il violento pestaggio ai danni della parte offesa e della moglie.
All’esito dell’istruttoria dibattimentale il Pubblico Ministero ha chiesto la condanna dell’imputato alla pena della reclusione per il reato di lesioni aggravate. Il Tribunale di Castrovillari, in totale accoglimento delle richieste avanzate dall’Avv. Francesco Nicoletti, ha assolto l’imputato dichiarandolo totalmente estraneo al violento pestaggio (Comunicato stampa).