Dichiarazione del sindaco Flavio Stasi.

CORIGLIANO-ROSSANO, 18 dicembre 2023 – Come spesso succede, anche sul dimensionamento scolastico si è verificato quel simpatico fenomeno politico spesso riversato in barzelletta: ve la ricordate quella dell’avvocato a dialogo con un proprio cliente che, analizzando più possibili cause, le divide tra quelle che vincono e quelle che perde il cliente?

La politica nostrana è un po’ così, sempre girata dall’altra parte quando c’è da lottare, senza in prima fila quando c’è da indossare pennacchi. Ne volete la prova? Verificate quanti rappresentanti del nostro territorio hanno detto una sola parola sulla vergognosa cancellazione della alta velocità Praia – Tarsia. Eppure è palese che spostare anche l’alta velocità sul versante tirrenico vuol dire relegare per altri 50 anni lo ionio cosentino in una posizione di subalternità e deficit infrastrutturale, ma nessuno dice nulla. Nessuno ci mette la faccia.

Ed è stato così anche per il dimensionamento scolastico, per il quale invece una intera rappresentanza continuava a minimizzare quanto stava accadendo, al punto da costringerci a convocare una manifestazione – quella dello scorso 20 ottobre – praticamente “contro tutto e tutti” e contando esclusivamente sulle scuole e sui sindacati. Quella manifestazione, organizzata praticamente in 3 giorni, è stata lo spartiacque che ha segnato questa vicenda: una delle giornate più significative dalla nascita della città di Corigliano-Rossano.

Ad ogni modo questo è un bene: quando c’è gente che si affolla sul carro, vuol dire che ci sono risultati da cogliere, ed il ruolo del sindaco – per come lo interpreto io – è quello di conseguire risultati per la comunità, a qualsiasi costo.

Tuttavia mi corre l’obbligo di sottolineare come la buona delibera di giunta regionale, che ripristina l’autonomia dei poli liceali, di parte dei poli superiori tecnici e del comprensivo Amarelli, presenta un importante ed insostenibile difetto. La delibera di giunta regionale infatti, a pagina 8, prende spunto dalla famosa delibera di giunta comunale n. 346 del 30 settembre 2023 (quella tanto criticata) sottolineando come per “la riorganizzazione della rete scolastica del Comune di Corigliano-Rossano del primo ciclo si è presa in considerazione prioritariamente la proposta contenuta nella delibera di giunta comunale, anche nei casi in cui l’operazione prevedeva il riordino tramite lo scorporo di PES (punti di erogazione scolastica) e laddove la proposta non è risultata compatibile con il numero delle autonomie disponibili, la Regione ha proceduto all’accorpamento”.

In pratica, la Giunta Regionale, con meritoria trasparenza, ha preso come riferimento la nostra delibera riconoscendone la correttezza e la conformità alle linee guida regionali in quanto, come ho avuto modo spesso di sottolineare in questi mesi, è stata frutto di studio meticoloso e di conoscenza della articolazione scolastica comunale, salvo poi superarla qualora il numero di autonomie da distribuire non fosse stato sufficiente. Il risultato si evince solo dagli allegati e non dal testo della delibera: l’accorpamento dell’I.C. Costabile Guidi.

Bene dunque, ed ho ringraziato per la sensibilità dimostrata da parte della Presidenza della Giunta Regionale in queste settimane e riversata nella D.G.R. 719 del 15 dicembre, il ripristino di due istituti superiori, il ripristino di un istituto comprensivo; male ed incomprensibile l’accorpamento della Guidi.

Non me ne voglia nessuno: le autonomie dei centri storici, come quella di Schiavonea che era stata “salvata” rispetto alla prima bozza presentata dalla Provincia, e delle zone rurali, devono essere salvaguardate per ovvie ragioni di delicatezza del contesto nel quale si impiantano. Se è vero che l’IC Guidi presenta plessi (PES) anche allo Scalo di Corigliano, e altrettanto vero del fatto che si tratta del comprensivo di riferimento dell’intero centro storico di Corigliano, ed ho il dovere di sottolineare (lo farò formalmente nelle prossime ore) il fondato timore che ciò che si è evitato con l’accorpamento dei poli liceali, si è purtroppo generato con questo accorpamento che dovrebbe vedere un dirigente gestire i plessi di Schiavonea, i plessi del Centro Storico di Corigliano ed alcuni plessi dello Scalo di Corigliano. Per altro in questa configurazione, a fronte di una popolazione di oltre 7600 iscritti, sarebbero istituite in città 6 autonomie: una in meno rispetto a quante dovrebbero essere. Una scelta certamente da rivedere.

A tal proposito, per doverosa precisazione rispetto ad alcuni dirigenti scolastici che in queste ore – molto inopportunamente – hanno sottolineato pubblicamente come in un primo momento fossero stati “smembrati”, evidentemente dalla delibera di Giunta comunale, sottolineo come la ridistribuzione dei PES proposta dall’Amministrazione Comunale era ed è finalizzata al mantenimento di più autonomie possibili nel territorio cittadino al fine di garantire una maggiore capillarità della articolazione scolastica, fissando a 7 il numero minimo di dirigenze dei comprensivi.

Se la Regione avesse accettato tale terrificante “smembramento” probabilmente oggi centinaia di alunni, di famiglie e di lavoratori del sistema scolastico avrebbero potuto mantenere la propria dirigenza di riferimento. Per altro, tale nefasto “smembramento” proponeva la ridistribuzione di plessi che attualmente distano oltre dieci chilometri dalla sede centrale – con tutto ciò che ne consegue – nonostante a meno della metà della distanza ed all’interno del medesimo contesto territoriale e sociale, insistano altre sedi centrali, rispondendo quindi a basilari elementi di logica. Quando si svolgono incarichi di riferimento, soprattutto all’interno di un sistema delicato come quello scolastico, la logica e la salvaguardia degli interessi collettivi dovrebbero sempre risultare prioritari rispetto ad ogni altra cosa.

Nelle prossime ore scriverò alla Presidenza della Giunta Regionale, sottolineando come il mantenimento della autonomia di riferimento delle scuole del Centro Storico di Corigliano meriti di essere affrontato ed approfondito.

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