Per noi credenti, la Vita è Sacra e va difesa dalla nascita alla morte. Gesù stesso infatti invia i suoi discepoli ” ad annunciare il Regno di Dio, operando guarigioni ( Lc.9,2-6)” e gli stessi Ospedali sorgono proprio per iniziativa dei seguaci di Cristo nel curare i malati.

Oggi i Progressi della Scienza medica e delle Tecnologia restringono gli ambiti della mortalità, per cui noi cristiani siamo assillati dal dilemma tra la sacralità della vita o la sacralità della persona .

Se è sacra la vita allora questa va difesa ad oltranza e nessuna Istituzione può mai deliberare in tema di vita e di morte.

Se è sacra la persona, il credente ha il diritto, in coscienza, di decidere una propria fine vita in modo dignitoso, rinunciando all’utilizzo di procedure mediche sproporzionate e che sono, a volte, senza ragionevole speranza di esito positivo.

Il credente è persona libera che, in Cristo, sa ragionare con la sua testa e camminare con le sue gambe, ed è quindi consapevole che nessuna legge civile, nessuna dottrina religiosa, nessuna istituzione politica o ordinamento ecclesiastico può sostituirsi ad una sua decisione personale, giusta o sbagliata che sia.

E’ Dio che rispetta la Libertà dell’uomo e il Cristo stesso poi ha dato liberamente la sua vita, per riscattarci dalla Maledizione della Legge.

L’insegnamento del Vangelo è chiaro: ogniqualvolta il cristiano si trova in conflitto tra l’osservanza di una dottrina ,anche se considerata divina, e il bene dell’uomo, non ha alternativa se non nella scelta del” bene dell’uomo”.

Per noi cristiani il Vangelo non è Cronaca su Gesù di Nazareth, ma è Verità Esistenziale.

Quando Gesù nel Vangelo di Giovanni afferma che ” Chi crede in me non morirà mai ( Gv.11,26), Lui annuncia apertamente che la Morte è il Passaggio ad una Pienezza di Vita nella Casa del Padre ( Genitore).

Lo Stato o la stessa Chiesa non hanno quindi alcun diritto di continuare a pretendere di ritardare questo ingresso alla Pienezza di quella Vita, accolta da noi già nel Battesimo, e ritardare così la gioia di vedere il Dio di Gesù ” faccia a faccia ( 1 Gv.3,2)”.

Soluzione ideale del dilemma è quella di fondere sacralità della vita e sacralità della persona!

La Comunità Cristiana , anche in Corigliano Rossano, nella giornata del ” Curare il malato, curando le relazioni”, è inviata dal Cristo ad “operare guarigioni”, accogliendo, accompagnando e custodendo, in servizio, la persona umana, in qualunque sua scelta, offrendo supporto umano, tecnologico e spirituale, sia nella sua vita, sia nella sua malattia e sia nella sua stessa fine vita.

Corigliano Rossano 06.02.2024. ( Franco Palmisano)

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