Tanti, anche nella Nostra Comunità Cristiana in Corigliano Rossano, partecipano, con l’inizio della Quaresima, al Rito delle imposizioni delle ceneri, e ascoltano quindi l’invito di Gesù:” Convertitevi e credete nel Vangelo ( Mc.1,15)”.

Noi credenti e praticanti, di fronte a tante immani tragedie in ogni angolo dell’ universo ci chiediamo perplessi perché questo Dio di Gesù è sempre lontano e silente nei momenti di necessità e bisogna solo invocarlo, supplicarlo, implorarlo, con preghiere, riti e penitenze, perché si degni di guardare su questa terra per soccorrerla in ogni male ?

Perché l’uomo si interroga continuamente sull’Esistenza e il Silenzio del suo Dio ma viene poi dallo stresso Dio invitato a “convertirsi” se vuol capire e accogliere il senso del suo stesso vivere e del suo agire lungo i marciapiede del Creato?

La Sacra Scrittura ci rivela che Dio parla continuamente ,ma il guaio è che purtroppo ci sono pochi credenti che lo sanno ascoltare.

Se noi crediamo che il Dio di Gesù è potente (Tuono, Es.19,16) ma distante (nei Cieli), noi non riusciamo mai a scoprire che Lui, nella Rivelazione, è Presenza, cioè Dimora fra gli uomini.

DIO è” l’Emmanuele ( Mt.1,23)”, è Parola che si è fatta Carne , cioè Umanità con noi e in noi.

Noi cristiani, nel tempo di Quaresima, siamo inviati a” convertirci nel Vangelo ( Mc.1,15)”, per comprendere che il Dio di Gesù non parla più dai microfoni delle nostre Chiese, perché Lui è il Verbo, i cui semi sono diffusi in tutte le Aiuole del Mondo.

Lui si esprime e parla nelle lacrime di tanti maomettani in cerca di una vita più dignitosa, nelle verità dei buddisti, negli amori degli indù, nel sorriso degli idolatri, nelle parole buone dei pagani e nella rettitudine promozionale di tanti atei, che camminano con noi lungo i marciapiedi della nostra Storia.

Corigliano Rossano 10.02.2024 (Franco Palmisano).

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