Il Cristiano praticante, anche in Corigliano Rossano, soprattutto in tempo di Quaresima, si chiede sul perché affannarsi tanto per scegliere di seguire ancora il Dio di Gesù,
se, come afferma poi lo stesso Concilio Ecumenico Vat.II, la Salvezza eterna si consegue solo con il compimento della Volontà di Dio ,conosciuta attraverso il dettame di una retta coscienza nel fare opere di promozione e liberazione umana ( Lumen Gentium n.16) ?
A questo punto è lecito anche chiedersi a che serve, oggi, il ripetersi di tanti riti e tradizioni quaresimali, che puntualmente si svolgono ogni anno , e come tali non interessano più a nessuno, e non sono affatto uno stimolo per ” convertirsi e credere nel Vangelo”?
il problema si pone in quanto , se fin dalla prima metà del secolo scorso era ancora raro imbattersi, nella nostra Comunità, in individui appartenenti ad altre religioni, oggi invece i mutamenti culturali e sociali fan sì che gli stessi bambini, già dall’asilo o dalle scuole elementari si trovino a fianco a fianco con bambini di religione ortodossa, protestante ,musulmana, buddista, confuciana, ateista e con tanti ma tanti bambini non ancora battezzati.
Si dice, apaticamente, che tutte le Religioni sono uguali e allora quali sono i criteri per preferirne una al posto dell’altra, se non c’è alternativa ?
Se, purché si operi il bene, tutte le Religioni conducono a Dio e alla sua Salvezza, perché mai si dovrebbe continuare ad indicare e a scegliere il Dio di Gesù, proposto dall’ impegnativo Messaggio del Vangelo?
In passato la Religione, qualsiasi Religione, non si sceglieva ma veniva imposta e la Storia poi riporta e racconta che le stesse Religioni si guerreggiano fra loro e ma ci si ammazza con tanta ferocia come quando si uccide in nome di un qualsiasi Dio, e, sia che si chiami Yaveh o Allah o Signore, non fa alcuna differenza.
Sono tanti gli interrogativi che si pone il cristiano credente anche lungo il marciapiede nel Tempo di Quaresima e ne chiede Risposta alla Sua Religione.
il *Cristiano Credente*, però se vuole continuare a considerarsi tale, deve chiedere a se stesso e darsi una risposta: ” ma IO conosco veramente il DIO di GESU’, il Dio dei Vangeli, cioè della Rivelazione o presumo di conoscere, nella Religione, solo un DIO che non C’E’?”
Corigliano Rossano,13.02.2024 ( Franco Palmisano )