L’archeologa e storica Margherita Corrado riaccende le speranze di poter riavere il Fonte Battesimale che ora è esposto al Metropolitan Museum di New York.
Il 10 febbraio scorso, durante la sua relazione in occasione della posa in opera di una copia, perfettamente identica all’originale, nel luogo dove questo era posizionato, la dottoressa Corrado ha illustrato ai presenti la strada da percorrere per riavere il prezioso manufatto.
C’è bisogno, secondo Margherita Corrado, di un’azione sinergica di tutti: politica in primis, ma anche mondo accademico, giornalistico e singoli cittadini. Non si ha notizia di come e quando il fonte sia finito al MET, ma da ricerche fin qui condotte, non risulta una vendita ufficiale da parte di qualcuno al museo newyorchese e senza un documento di acquisto si può desumere che il manufatto non sia pervenuto in maniera chiara; questo dato, secondo la Corrado, può far mettere in moto una serie di azioni che potrebbero sortire l’effetto di un ritorno del fonte.
Nel corso dell’evento per la posa in opera della copia del fonte, il presidente di Rossano Recupera, Gino Campana, ha illustrato i passi fin qui svolti tendenti al recupero del Fonte.
Nei mesi scorsi, coinvolgendo altre Associazioni del territorio, l’Amministrazione cittadina e la Diocesi di Rossano Cariati, sono stati interessati della vicenda i ministeri degli esteri e del turismo, i carabinieri per la salvaguardia dei beni culturali e la direzione generale del demanio. La notizia della posa in opera della Conca è stata inviata agli stessi soggetti ed anche al Museo di New York ed al Consolato americano di Napoli.
“L’idea di far riprodurre il Fonte Battesimale del Patire nacque nel 2017 – racconta Martino A. Rizzo, uno dei fondatori della associazione – quando a Firenze vedemmo esposta la copia dell’Arco trionfale di Palmira distrutto in Siria dai guerriglieri dell’Isis. Nel frattempo – aggiunge Rizzo – il 3 gennaio 2019 insieme a Tonino Caracciolo e Pino Diaco e altri dieci amici costituimmo l’Associazione RossanoRecupera e Pino e Tonino, ai quali avevo parlato di questa mia idea, sposarono subito l’idea rassicurandomi continuamente che prima o poi avremmo realizzato tale progetto e a tal proposito contattarono Gaetano Antoniotti, erede di una celebre famiglia di “marmisti” rossanesi, che si disse disponibile a fare una copia del fonte a un costo per noi accessibile.”
Il presidente Campana ha poi invitato quanti hanno a cuore le sorti della Città e dei tesori che essa contiene, a supportare l’Associazione Rossano Recupera che ha già operato in diverse occasioni di recupero materiale e immateriale ed ha in progetto altri interventi importanti come la creazione di un percorso cittadino rupestre che tocca alcune porte della città, i vecchi mulini ad acqua del Celadi e le grotte già recuperate a Pente.
Altro intervento importante è previsto per la valorizzazione della Porta dell’acqua, una delle sette che la città possiede che il tempo sta portando verso il degrado. “Ci tengo a precisare – ha concluso Campana nel suo intervento finale – che la nostra Associazione non chiede finanziamenti pubblici, ma al contrario tutti gli interventi fin qui fatti e quelli di prossima realizzazione, saranno eseguiti grazie al contributo economico dei propri soci”.
Corigliano Rossano, 12 febbraio 2024