La protesta dei sindacati che condividiamo pienamente, sulla Strada Ss 106 evidenzia ancora una volta quanto scarsa sia l’impegno dei governi nazionale e regionale verso la vasta area jonica che si estende da Crotone a Rocca Imperiale passando per la terza città della Calabria.
Mancano nella programmazione nazionale e regionale una visione e una strategia. Una visione che tenga conto di demografia, economia, patrimonio culturale quale capitale da mettere a frutto per lo sviluppo dell’intera Calabria. Una strategia che sappia definire obiettivi, tempi e modalità per porre mano ad un riassetto infrastrutturale che valorizzi l’esistente, città, porti, aeroporti, strade e ferrovie in una ottica di connessione a valenza europea e di intermodalita’. Che senso ha parlare di aeroporto di Crotone senza bretella ferroviaria? Di alta velocita’ senza il tracciato Praia- Tarsia e la bretella di Turio? Che senso ha parlare di Porto di Schiavonea senza ferrovia, molo crocieristico e servizi per la pesca? Il recente provvedimento di un governo traditore della Calabria circa la ZES unica non fa che aggravare un quadro già alquanto fosco.
Quel che colpisce in questa vicenda è l’assenza totale delle nostre rappresentanze istituzionali, soprattutto di quelle di maggioranza elette nel nostro territorio.
Un silenzio che sa di incapacita’ politica e di disinteresse. Che segnala ancora una volta quale danno si stia arrecando all’area della Calabria a maggior grado di suscettivita’ allo sviluppo.
Ecco perché riteniamo sia giunto il momento di ribellarsi. Di voltare pagina, di usare tutti i mezzi che la democrazia ci offre perché scatti la rivolta, morale, prima che politica. Perché ormai la misura è colma.
CORIGLIANO ROSSSNO FUTURA