Anche la nostra Comunità Cristiana , che è in Corigliano Rossano, ci si appresta a festeggiare addì 08 marzo di ogni anno, il GENIO femminile della donna nella Chiesa.
Gli Evangelisti raccontano che Gesù, nei confronti della donna, ha avuto sempre un atteggiamento o di accoglienza lodevole ( Lc.7,36-50) o di trattamento misericordioso ( Gv.8,1-11) o di incoraggiamento strabiliante( Lc.8,43-48).
Solo poi nella primitiva Comunità di Corinto (1 Cor.14,33-35) e negli Scritti dell’Apostolo Paolo a Timoteo ( 1 Tim.2,11-15) viene fuori la prassi , ancora purtroppo in auge nella Chiesa, di considerare il ruolo della donna solo nel servizio diaconale.
Sì, è vero, sono le donne che, nel Vangelo, seguono fedelmente Gesù e lo assistono con i loro beni (Lc.8,1-3) ma da un’attenta lettura si nota però che sono le stesse donne che svolgono il compito degli angeli, quello cioè di annunciare vita.
E’ una donna infatti che riconosce per prima in Gesù il Messia , inviato da Dio ( Gv.4,25-26) e al momento della crocifissione, secondo i Vangeli Sinottici, solo donne sono presenti , mentre tutti gli apostoli sono traditori e latitanti e sono le donne che incontrano poi per prime il Cristo Risuscitato e Lo annunciano ai discepoli. ( Mc.16,11; Lc.24,10).
Nella nostra Chiesa Cattolica, nonostante qualche recente apertura, si respira sempre un’ atmosfera maschilista, che rigetta come non corrispondente alla Rivelazione e alla Tradizione che ci possa essere anche un Presbiterio al femminile.
Gesù non ha istituito un sacerdozio *al maschile* nella sua Comunità, ma ha indicato solo la Fraternità in Servizio e solo poi, per convenienza, la prassi ecclesiale ha istituito la figura del presbitero, quale “saggio”, per coordinare la trasmissione della Parola e presiedere l’Eucarestia.
Ma la *saggezza presbiterale*, cioè la capacità di preghiera, di discernimento, di ascolto e di annuncio della Parola del Dio , fattasi Tempo e Storia, proprio nel Grembo della Donna del Magnificat, è presente anche nel Genio femminile .
C’ é allora bisogno, anche nella nostra Comunità, di una maggiore attenzione all’accoglienza dell’ illuminazione dello Spirito vivificante del Padre, per desacralizzare la figura del presbitero, vincolato al sesso e al culto!
Non c’è infatti nel Vangelo alcuna differenza tra uomo e donna , ma c’è solo * l’essere vivente*, diverso solo nel genere , ma sempre creato ad immagine e somiglianza di Dio e da Lui inviato a essere ” Beato Costruttore ” della Civiltà dell’Amore.
Corigliano Rossano 01.03.2024. (Franco Palmisano)