Sconcerto e meraviglia hanno suscitato le dichiarazioni di Papa Francesco sull’inclusione, nella Chiesa, delle coppie omosessuali, presenti anche nella nostra Comunità in Corigliano Rossano.

Le aperture del Papa agli omosessuali sono allora una evidente contraddizione con l’insegnamento del Catechismo della stessa Chiesa Cattolica?

Nel Catechismo infatti si legge ( art.2358) che gli omosessuali sono invitati a ” unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che si possono incontrare in conseguenza della loro condizione ” e ” le persone omosessuali sono chiamate alla castità” ( art.2359).

Nel Vangelo però sia la croce sia la castità riguardano sempre delle libere scelte compiute volontariamente dai seguaci del Cristo e, per questo, esse non si possono imporre a nessuno.

Lo stesso Gesù rimprovera severamente quei capi religiosi che ” legano fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito ( Mt.23,4)”

La Chiesa Sinodale allora , se è fedele al Vangelo, non impone pesi, ma aiuta a portarli: ” Portate i pesi gli uni degli altri ( Gal.6,2)”

La Dottrina della Chiesa non è un monumento pietrificato e imbalsamato da incensare continuamente e poi venerare, ma è l’espressione dinamica della Presenza viva e vivificante dello Spirito di Gesù, che sempre ” annuncerà le cose future ( Gv.16,13)”.

Si richiedono sempre otri nuovi per vino nuovo (Mt.9,17), ossia capacità dai cristiani di nuove risposte ai tanti bisogni di una umanità in crescita, perché anche il mondo degli omosessuali ha drammaticamente bisogno di senso e di salvezza

Anche per questo poi venne fra noi Papa Francesco, il quale con il Profumo del Vangelo non disquisisce solo di temi etici o di scelte politiche, ma invita la Chiesa ad un cambiamento nella formulazione e comprensione della sua stessa Dottrina

Lui lo fa in maniera diplomatica ed elegante per non scalfire l’autorità dello stesso magistero , ma la Parola di Dio deve essere chiara e a disposizione di tutti in ogni tempo e in ogni luogo, per far emergere la bellezza, lo splendore e la potenza delle stessa Parola e svincolarla da ogni e qualsiasi interpretazione o manipolazione .

Corigliano Rossano 05.03.2024 ( Franco Palmisano)

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