CORIGLIANO-ROSSANO, 05 Aprile 2024 – Previsto per il prossimo 11 aprile un dibattito sulle conseguenze che avrà per il sud, e la per Calabria per prima, l’attribuzione di autonomia differenziata alle regioni del nord in SANITA’ e SCUOLA.
Il primo dibattito, tenuto il 10 marzo, ha suscitato grande interesse, allora erano presenti i parlamentari, di maggioranza e minoranza, ma a volte il politichese si veste più di propaganda che di fatti, il secondo incontro vuol essere più comprensibile, anche con la partecipazione del pubblico che potrà presentare i propri dubbi.
È probabile che entro la fine di questo mese il Decreto Legge già approvato dal Senato nello scorso febbraio vada in discussione alla Camera e che venga approvato senza grandi difficoltà dai partiti di maggioranza. Nonostante vi siano gravi conseguenze sui servizi e sulle infrastrutture già carenti delle nostre regioni e sulla tenuta stessa dello Stato-Italia tutto fa pensare che l’approvazione non vedrà difficoltà. Lo dimostra la difesa cieca che ne fanno i parlamentari calabresi di maggioranza che fingono di non sapere.
A favore si dice che porterebbe maggiore responsabilità nella gestione della cosa pubblica, quello che non si dice è che le regioni già meglio fornite vogliono trattenere una grande massa di danaro che oggi confluisce nelle casse statali e che viene utilizzato per servizi e infrastrutture in tutte le regioni.
Come utilizzeranno quei soldi, cosa succederà in conseguenza?
Queste le domande a cui risponderanno il Prof. Gianfranco Viesti docente di Politica Applicata presso l’Università di Bari, autore Del libro “Contro la secessione dei ricchi” ed una delle personalità maggiormente impegnate in campo nazionale, e il Dott. Luigi Pandolfi, giornalista economico e saggista su varie testate di economia politica, scrittore di libri in tema di economa politica, impegnato sul tema dell’autonomia differenziata. Le proposte delle regioni Lombardia Veneto ed Emilia sono state portate avanti per anni in modo segreto, nei temi di scuola, sanità, politiche del lavoro, ambiente, la bozza di accordo espone per sommi capi le intenzioni di quelle regioni su come utilizzare quei fondi, fondi che a quel punto non esisteranno più, l’Italia ricca che produce più tasse (con il contributo dei nostri emigrati, che siano operai o professionisti o studenti e con i profitti delle aziende installate anche al sud) vuole utilizzarli nei confini regionali, il sud rimane un’altra cosa, di minor conto, anzi di nessun conto.
È un tema della massima importanza per ogni cittadino. A tutti diamo appuntamento alle 18 di giovedì 11 aprile nella Sala Rossa di Palazzo S. Bernardino nel centro storico di Rossano in Corigliano-Rossano.