Nella nostra Comunità in Corigliano Rossano è stata celebrata in Comunione con la Chiesa Universale la *Domenica della Divina Misericordia*, voluta e istituita dal Papa San Giovanni Paolo II e che ricorre, ogni anno, nella II Domenica di Pasqua.
In tale festa i cristiani vengono incoraggiati a non perdere il tratto distintivo che dovrebbe renderli riconoscibili e credibili come testimoni della Parola del Dio dei Viventi: ” l’amore compassionevole :” Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso ( Lc.6,36)”.
La Misericordia evangelica non è però un sentimento filantropico cioè dare qualcosa ai bisognosi, ma è l’azione concreta con cui si aiuta il prossimo ad uscire da situazioni di difficoltà.
Solo allora chi vive pienamente il Vangelo può diventare uomo di misericordia, perché viene immerso in uno stile di vita tutto nuovo, pregustando la Beatitudine della Misericordia: ” Beati i misericordiosi perché questi riceveranno misericordia ( Mt.5,7)”.
Con questa Beatitudine Gesù ci assicura che se noi cristiani ci facciamo conoscere come persone sulle quali si può sempre contare, perché noi siamo sempre pronti a dare una mano e dire di sì, noi allora siamo ” beati”, in un cambio meraviglioso, per cui quando anche noi avremo bisogno, sarà Dio stesso, nella comunità, ad intervenire con molto di più di quanto noi abbiamo potuto dare o fare per gli altri.
” Dio è Amore ( 1 Gv.4,8) e l’amore quando resta rinchiuso in una dottrina diventa sterile e inefficace, perché l’amore può essere trasmesso solo mediante opere concrete che arricchiscono la vita dell’uomo ed è l’unico distintivo dei seguaci di Gesù.
Se noi credenti, seguaci di un Gesù “Misericordioso” non siamo, come Lui, capaci di offrire uno sguardo di tenerezza, di compassione , di perdono, di servizio e di condivisione in ogni ambiente, ma difendiamo solo l’intransigenza della dottrina, significa che noi ,” Sale della terra”, abbiamo perso il sapore e allora ” a null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente ( Mt.5,13 )”.
Noi credenti siamo, oggi, invitati e inviati a essere sempre credibili anche con un linguaggio misericordioso. per non suscitare mai , fra noi, nessun motivo di scandalo nella nostra stessa Comunità.( Mc.9,42).
Corigliano Rossano, 08 .04 .2024 ( Franco Palmisano )