Gent.le testata,
la spregiudicatezza da campagna elettorale di Stasi la conosciamo tutti, ma ci sono momenti in cui anche il più rapace dei candidati sindaco dovrebbe fermarsi a riflettere. E’ il caso della 188° edizione dei Fuochi di San Marco, uno degli eventi più sentiti dell’area urbana rossanese,

che grazie alla gestione Stasi è passata da tradizione a sagra con una forte penalizzazione per i commercianti del centro storico, che invece di essere supportati visto che ormai ci vuole coraggio a continuare a tenere aperte le attività in un posto che grazie alle non politiche di Stasi si sta ormai svuotando giorno dopo giorno, sono stati costretti a fare i conti con la concorrenza di attività venute dallo scalo e da fuori e di associazioni talmente di volontariato da avere dei prezzi incredibili.

Inutile dire che le postazioni migliori per queste attività sono state date a chi fa parte del cerchio magico, con tanto di palchi e concertini, e così le attività di ristorazione del Centro Storico si sono ritrovate a fare i conti con una trentina di postazioni di vendita di cibo e bevande che hanno letteralmente stroncato la possibilità di guadagnarsi qualcosa durante una delle pochissime serate ormai in cui si vede un po’ di gente nelle strade di Rossano paese.

Per compiacere i suoi elettori Stasi non ha esitato a trasformare una festa tradizionale in un mercato delle vacche sacrificando senza problemi i commercianti, alcuni dei quali non sono neanche stati invitati alle riunioni organizzative, e questo dimostra il rispetto di questo sindaco per la comunità di Rossano centro.

Alle prossime elezioni ci ricorderemo di tutto questo, e la fiducia accordata nel 2019 non ci sarà più.

Vi chiedo di riportare solo le iniziali del sottoscritto

C.L.

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