Don Bosco, il Santo dei Giovani, che sa sussurrare ai ragazzi il Dio di Gesù , invita gli stessi a rendere apertamente omaggio a Maria, che per Lui e per noi tutti, è sempre la Ragazza di Nazareth, la quale fidandosi di Dio , diventa, la ” benedetta fra le donne ( Lc.1,42),” e come tale “Ausiliatrice della Cristianità”.

La devozione a Maria, secondo Don Bosco, non consiste però in una vana credulità popolare, processionaria , alleluiatica o sentimentale, ma in un’ autentica venerazione per Maria, la “Cooperatrice di Dio” nella Redenzione del genere umano.

La Maria dei Vangeli infatti da subito crede che “nulla è impossibile a Dio”, che per noi è Padre ( Genitore ) e che ha a cuore solo il bene di noi suoi figli.( Lc.1,37)”e, Lei , nella libertà della sua Fede, si fida e accetta di cooperare da subito alla salvezza dell’umanità ( Lumen Gentium n. 69).

Noi cristiani, se accogliamo il Vangelo, scopriamo che Gesù ci invita continuamente a rivolgerci unicamente al Padre (Padre mio e Padre vostro) riassicurandoci, con certezza, che ” lo Spirito di Verità” cioè il Paraclito è sempre presente nell’ umanità.

Tale Paraclito protegge, aiuta, difende. ( Gv.16,13) e precede i bisogni della comunità, non castigando , ma perdonando ogni debolezza e rivolgendo il suo amore a tutti, anche agli ingrati e ai malvagi, in ogni aiuola del Creato.( Lc.6,34).

Qual è allora, per noi credenti, la Relazione con la Presenza di Maria, Ausiliatrice nella nostra Storia e nostro Tempo?

Don Bosco, attento studioso dei Padri della Chiesa, ci invita a rivolgerci a Lei, considerandola non come una Dea sul Trono, una Regina Trionfante o una Taumaturga Miracolosa ,o peggio ancora, come avviene oggi, una Postina per veggenti , ma la “Tutta Santa” , la “Sorella nella Fede” , la sempre Presente, in aiuto e accanto a noi, e. . . con i piedi per terra.

Maria ci indica, giorno per giorno, la via da percorrere, nella certezza che nonostante avversità e difficoltà ” tutto confluisce al bene di coloro che sono amati da Dio ( Rm.8,28)”.

Noi cristiani allora, in un cammino ” in uscita”, ma sempre inseriti nella Comunità di Corigliano Rossano, ci fidiamo e ci affidiamo solo al Vangelo del Cristo ( Gv.2,5),ma, da credenti e battezzati, viviamo quotidianamente la Bellezza della nostra Fede, perché ci sentiamo inviati con Maria e come Maria ,” l’ Ausiliatrice dei cristiani”, a realizzare il Progetto Cristiano della Civiltà dell’amore.

Corigliano Rossano 10 .05.2024 ( Franco Palmisano)

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