di Tonino Caracciolo
Carissimi Concittadini,
negli scorsi giorni sono stato vilmente attaccato da alcuni boia mediatici che si ergono a giudici e giustizieri di cittadini onesti. E’ ora di dire basta a questo loro modo di massacrare con menzogne, foto e calunnie le persone oneste che, diversamente da loro, lavorano e lavorano onestamente.

E’ ora di dire basta a gogne mediatiche, a turpiloqui di ogni genere e natura, alla pubblicazione di foto di innocenti cittadini utilizzate al sol fine di crearsi notorietà e pubblicità. Ebbene cari boia mediatici, ascoltate la dura verità: non siete nessuno, non vi legge nessuno, non sarete mai nessuno per un semplice motivo: siete marci dentro, emanate cattivo odore, dentro e fuori, perché siete cattivi e come tali ormai relegati da tutta la società civile. L’unico sentimento che ispirate in quei pochi che per sciagura aprono i vostri blog sono pena, pietà e misericordia.
Ma la vera sciagura è quando poi il vostro modo di sfogare le vostre personali insuperabili frustrazioni e più che accertati complessi di inferiorità, si sposa con la frustrazione, le perversioni, di ogni genere e tipo, di egocentrici megalomani già mummificati che mai rassegnatisi all’idea di non essere (rectius … di non essere mai stati) niente di importante per la società civile, di aver sempre ambito, desiderato, agognato di avere ruoli importanti, si sono dovuti sempre accontentare di ciò che hanno meritato: il nulla. Allontanati e derisi vivono la loro esistenza nella solitudine e nell’oblio più assoluto, abbaiano alla luna unitamente ai randagi di strada, unici animali che sopportano la loro presenza.
Ma ritornando ai fatti che interessano la mia persona volutamente non faccio i nomi di questi boia mediatici nè tantomeno dei poveracci con i quali reciprocamente fomentano le loro frustrazioni al fine di non consentire loro di uscire dalle fogne. Sappiano questi soggetti, non persone, che tutto il mio operato, tutta la mia vita, a differenza della loro, l’ho vissuta e la sto vivendo alla luce del sole e che sono a completa disposizione della Autorità Giudiziaria al fine, se richiesto, di dare tutti i chiarimenti che vorranno in merito alla vicenda Pinqua. Voglio, tuttavia, già in questa sede, precisare che gli immobili in contestazione sono stati da me acquisiti in tempi non sospetti, di molto antecedenti alla vendita, quest’ultima avvenuta in conseguenza di un bando pubblico del Comune relativo ad un finanziamento nazionale per la rigenerazione urbana, con un prezzo prestabilito dal Ministero dell’Economia, in conseguenza del quale gli immobili offerti sono stati acquistati tutti.
La sorte che invece attende i miei diffamatori e calunniatori è la seguente: saranno da me perseguiti nelle opportune Sedi Giudiziarie, denunciati e costretti a pagare salatissimi risarcimenti per il vile attacco.
In ultimo, sappiano gli untori che l’ulteriore fango che volessero ancora riversare su questa vicenda non sarà degnato di mie repliche ma sarà oggetto di risposte nelle opportune Sedi Giudiziarie.
Tonino Caracciolo