Negli ultimi anni è sotto gli occhi di tutti che l’astensione tocca ormai percentuali altissime. Ritengo che la stragrande maggioranza di chi non va a votare è gente che, diciamolo francamente, non crede più nella politica, quella vera,
ritenendo che tutte le proposte siano una presa in giro, promesse da marinai, (con tutto il rispetto per i marinai) e si allontana sempre di più dal mondo della politica. Invece è importantissimo utilizzare il voto per far vincere chi aiuta le persone bisognose, chi fa l’interesse generale e il bene comune.
Questo governo acuisce le disuguaglianze e volta le spalle ai più bisognosi e ritiene che la rovina dell’Italia sono stati il reddito di cittadinanza, il bonus casa, l’accoglienza dei migranti. Invece queste, come tante altre messe in campo dal centro sinistra, hanno evitato, specialmente nel periodo della pandemia, che l’Italia implodesse.
Per me la fede politica è come la fede calcistica, si nasce e si deve morire con quella maglia addosso, non si può cambiare, dall’oggi al domani, solo perché non ci piace la scelta fatta come hanno, purtroppo, fatto dirigenti ed ex dirigenti di Partito che, non condividendo la candidatura di Flavio Stasi, si sono candidati nel centro destra. Ripeto, per me l’appartenenza politica è come la fede, che sia sportiva, religiosa, politica, non si abbandona mai.
Il governo attuale sta portando indietro il Paese e porterà indietro anche l’Europa, per questo dobbiamo mettercela tutta per batterla a queste elezioni.
Anche per la nostra città
dobbiamo mettercela tutta per non farla tornare indietro, per continuare il lavoro fatto dall’amministrazione uscente, per questo c’è bisogno dell’aiuto di tutti per farle ricoprire il ruolo che merita e darle ancora più valore contrattuale, anche istituendo una nuova provincia.
Pietro Caligiuri