Nella nostra Comunità di Corigliano Rossano , pur con la presenza di tante etnie religiose, si avverte un palese indifferentismo ateistico.

Ci sono anche fra noi, tanti pseudo intellettuali, ” dal pensiero laterale” , che , fiduciosi nella Scienza e nella Ragione, disdegnano di credere in un Dio Trascendente.

A questi si aggiungono poi tanti di noi, cristiani nauseati da emittenti radiofoniche o radiotelevisive, le quali trasmettono solo messaggi, con cui si pretende di mistificare e interpretare a modo proprio le sofferenze di una umanità in crescita.

Senza trascurare la presenza, in varie parti della nostra cittadina di varie sette di cristiani protestanti, oppure di islamici emigrati, che in improvvisate rimesse, adattate a moschee, si fanatizzano nel loro Allah.

Le tante manifestazioni religiose portano purtroppo solo alla più completa indifferenza .

La Chiesa , nella Costituzione Pastorale sul Mondo Contemporaneo, la ” Gaudium et Spes” del Vat.II, indica, in noi credenti, la responsabilità di tanta apatica indifferenza ateistica.

” L’Ateismo strisciante nella sua interezza, non è originario, ma, nella sua genesi ,è dovuto ai cristiani, che trascurano la loro Fede e trasmettono solo dottrine fallaci e, per i difetti della loro debolezza umana, non manifestano affatto il genuino Volto di Dio ( G.S.n,19).”

Se gli uomini, e soprattutto i giovani, scoprono quindi l’inutilità di un Dio in cui, solo con riti e manifestazioni mediatiche si viene invitati a credere ,allora nasce in loro il rifiuto di qualsiasi Divinità, perché non incide per nulla nella loro dinamica esistenziale .

Finalmente ,oggi, la nostra Chiesa Sinodale. . . ” in cammino”, ci sta invitando e inviando, a non cercare più un Dio, ( nei Cieli!), astratto e lontano costruito a nostra immagine e somiglianza, ma ad accogliere, tra noi, il Dio Presente della Rivelazione.

Tale Dio va accolto, non più con lo sbandieramento di vessilli in movimenti ecclesiali o con rintocchi di campane in ormai vuote cattedrali, ma solo indossando, con Lui e come Lui , il grembiule del Servizio, per scendere a condividere, promozionalmente e liberamente , la storia degli uomini del nostro tempo, nei nostri vari quartieri.

Lui non parla solo dai microfoni o con i riti di tante assemblee, in quanto i semi del suo Verbo sono diffusi in tutte le aiuole del Creato.

Lui è presente, oggi come ieri, sia nel Memoriale dei cristiani, ma anche nei gemiti di tanti maomettani , che, mossi dalla disperazione, vanno in cerca di un mondo migliore .

Lui conosce il nostro tempo, per cui sorride, danza, penetra, avvolge e arriva prima di noi, ed è anche presente sia nelle verità dei buddisti, sia negli amori degli indù, sia nello stesso sorriso degli idolatri, sia nelle parole buone di vari pagani e nella stessa rettitudine di tanti atei.

Allora ,oggi, di fronte, ad avvenimenti catastrofici e incomprensibili,, sia locali che mondiali, è necessario fermarsi non per interrogarsi, con indifferente ateismo , sull’Assenza di un Dio, che non c’è. ma per accogliere quel Dio, che sta con noi e, senza nessuna distinzione, continua la sua creazione verso la Civiltà dell’Amore.

Corigliano Rossano ,08 . 06. 2024. ( Franco Palmisano).