Oh SIGNORE, in questo Giubileo, fa di noi una Comunità, che sa vivere la Speranza, che non delude:
—una Comunità che non pretende più di conoscere il suo Dio, ma solo di accogliere il suo Volto dentro la propria vita ;
—una Comunità, che accetta i propri limiti , ma che si apre allo stupore dell’incontro e dell’accoglienza;
—una Comunità che si nutre di quella Parola , che illumina e dà senso al suo cammino;
—una Comunità che trasforma le proprie preghiere in denuncia contro tutto ciò che umilia l’ essere vivente;
—una Comunità che ogni domenica canta il suo grazie a Dio, ma poi si prende cura di chi è fragile e debole, lungo i marciapiedi del proprio quartiere;
— una Comunità che spezza il pane con l’inquilino della porta accanto e si impegna con tutti per una economia e una politica di pace;
— una Comunità, che sa varcare la Porta Santa del Perdono solo dopo aver varcato la porta della propria Banca per alleggerire il proprio conto , e partecipar così, in condivisione, “nell’anno di Grazia del Signore” (Lc,4,19), alla sanatoria e al condono di ogni suo debito per attuare la Volontà di Dio: ” nel mio popolo non vi sia alcun bisognoso” ( Dt..15,4)
—una Comunità che annuncia, celebra e vive ogni giorno, in pienezza, la Risurrezione del Cristo. . .
Corigliano Rossano 31.01.2025. ( Franco Palmisano)