Tanti fedeli hanno partecipato alla festa religiosa e alla tradizionale Processione in onore di San Marco Evangelista a Rossano.

Venerdì 25 aprile 2025, dopo la celebrazione della Santa Messa nella Chiesa di San Marco, la statua del Santo ha raggiunto, in processione, la Cattedrale. Anche San Nilo, sempre in processione, ha raggiunto la Cattedrale dove, alle ore 17:30, è stata officiata la Santa Messa celebrata da Don Gianni Filippelli e concelebrata da Don Pietro Madeo e da Don Giuseppe Grilletta. In seguito, poi, si è dato vita alla tradizionale Processione delle statue (Maria SS.ma Achiropita, San Marco, San Nilo e San Francesco di Paola), per le vie del centro storico di Rossano percorrendo il seguente itinerario: Via Arcivescovado; Via Lamenza; Via XX Settembre; Via G. Amendola; Via San Marco dove il simulacro di San Marco è rimasto nella sua Chiesa. La Processione, dopo un momento di preghiera e di meditazione nella Chiesa di San Marco, ha proseguito il suo cammino, percorrendo Corso Garibaldi e Via Toscano-Mandatoriccio, con il rientro della statua di Maria SS.ma Achiropita e di San Francesco in Cattedrale. La statua di San Nilo, invece, è ritornata nella sua Chiesa scortata dalla Polizia Municipale. Don Pietro Madeo, prima della benedizione finale, ha voluto ringraziare i portatori delle quattro statue, la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Polizia Municipale, i volontari della Protezione Civile, i tanti cittadini e fedeli che hanno partecipato alla tradizionale Processione di San Marco nel segno della fede e della devozione. E’ veramente emozionante assistere, come ogni anno, alla tradizionale Processione di San Marco con l’uscita, in processione, di quattro statue (Maria SS.ma Achiropita, San Marco, San Nilo e San Francesco di Paola) quale atto di affidamento e di riconoscenza nei confronti dei quattro Santi che, in occasione del terremoto avvenuto tra il 24-25 aprile del lontano 1836 a Corigliano e Rossano, hanno protetto il loro popolo. Significativo, tra l’altro, nel vedere, lungo il percorso cittadino, la presenza di coperte di raso decorate e arazzi di valore ai balconi delle diverse abitazioni del luogo per omaggiare, in modo particolare, il passaggio delle statue. Un’antica tradizione popolare religiosa che, ancora oggi e in questo terzo millennio, si tramanda di generazione in generazione.

ANTONIO LE FOSSE