Noi, cristiani laici seguiamo con attenzione i gesti di Papa Leone XIV quando, da Pastore della Chiesa Universale, ci sprona, in vari Momenti del Giubileo, a essere cristiani totalizzanti.

Purtroppo anche nella nostra Comunità cristiana, in Corigliano Rossano, c’é presente una struttura istituzionale , che è sorda al monito di Gesù ” Tra voi non è così ( Mt.20,26)”.

In tale Comunità ci si bea nel radunarsi spesso in assemblee e convegni, per specchiarsi e applaudirsi e ci si arrocca nel proprio potere anche di servizio difendendo privilegi, esitante nell’accogliere forme nuove di vivere il Vangelo e rimanendo ostile a qualsiasi cambiamento o rinnovamento.

Noi stessi cristiani ci chiediamo perché la nostra Chiesa ,che è pur sempre ” Madre e Maestra”, è entrata in una incomunicabilità insostenibile e non riesce più ad essere né ascoltata, né credibile quando tenta di comunicare il Vangelo alle nuove generazioni?

Siamo allora proprio noi laici, cristiani insignificanti, i veri responsabili che, pur nel Soffio dello Spirito, ci trasciniamo nel quotidiano e non sappiamo più rispondere alle necessità dell’ uomo d’oggi.

Noi riproponiamo vecchi gesti cultuali e culturali, di tradizioni e di folclori, bellissimi ma inservibili ai bisogni emergenti per la crescita della nostra stessa Comunità Cristiana!

Se , come cristiani, ancora presenti nei nostri tanti quartieri , noi non sappiamo cogliere i ” segni dei tempi” e non siamo più capaci di offrire lo sguardo lungimirante del Vangelo nella condivisione, nella misericordia, nel perdono, nello stupore significa che noi credenti , pur essendo inviati dalla Chiesa ad essere ” sale della terra”, abbiamo perso sapore e a null’altro serviamo che ad essere ignorati, e a volte anche disprezzati, dalla gente ( Mt.5,13) “.

Corigliano Rossano 12.10.2025 ( Franco Palmisano )