CORIGLIANO-ROSSANO – Circa un anno e mezzo fa, un ex parlamentare della Repubblica nato a Corigliano e vissuto a Corigliano-Rossano, c’interrogava: «Hai contezza se in Italia vi sia una città, un paese, un posto dove nottetempo la delinquenza incendia automezzi
Autore: FABIO BUONOFIGLIO
Corigliano-Rossano, 3 in una notte: incendiate le auto della presidente del Consiglio comunale Grillo e dell’imprenditore Papaianni
CORIGLIANO-ROSSANO – È oramai una guerra combattuta con armi non convenzionali quella in atto in lungo e in largo nella Sibaritide e in particolare nella città di Corigliano-Rossano.
Corigliano-Rossano, dall’Udc al Pd, a Forza Italia: i dolori del giovane Aldo
CORIGLIANO-ROSSANO – Oggi più di qualcuno ci ha mandato in redazione una rassegna stampa spudoratamente zerbina relativa a una notizia politica, una delle tante, che una stampa locale liberissima spaccia come la notizia del secolo – un po’ come il matrimonio, del secolo –
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‘Ndrangheta a Corigliano-Rossano: chi e perché ha incendiato il lido “La balera” dei Morfò?
Il boss rossanese soprannominato Vucc rann a dispetto dei suoi tanti anni di carcere ossequiosi della “regola del silenzio”, e il figlio, sono stati accusati dal “pentito” Nicola Acri come mandanti dell’omicidio Sacchetti compiuto 22 anni fa.
Corigliano-Rossano: Rapani e Zagarese, senza dire niente a nessuno…
Mentre il senatore di Fratelli d’Italia si auto-candida a tutta birra a sindaco della città, il consigliere da poco ex del Partito democratico passa a Forza Italia e con AltrePagine si “confessa”.
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‘Ndrangheta a Corigliano-Rossano: chi ha accusato il “pentito” Acri per l’omicidio Converso?
Per il fatto di sangue del 2007, sei anni dopo la Cassazione assolse in via definitiva Occhi di ghiaccio, il fratello Gennarino e Massimo Esposito Pica Pica, in primo grado tutt’e tre condannati all’ergastolo e poi assolti in appello.
Corigliano-Rossano: incendio alla “Balera” dei Morfò. Di fronte ci abita la madre di Sacchetti ammazzato dalla ‘ndrangheta 22 anni fa
L’ex superboss rossanese oggi “pentito” Nicola Acri, ha recentemente chiamato in causa il boss e il figlio entrambi liberi come mandanti di quel fatto di sangue.
’Ndrangheta nella Sibaritide: ecco l’azienda agricola dove fu ammazzato e sotterrato Andrea Sacchetti
Si trova nei pressi del bivio degli Stombi tra Cantinella e Sibari e appartiene a una famiglia di noti imprenditori coriglianesi alcuni dei quali impegnati pure in politica.
‘Ndrangheta nella Sibaritide: «Morfò temeva d’essere ammazzato da Sacchetti e per questo ci chiese d’ammazzarlo»
Il racconto reso all’Antimafia dal “pentito” Nicola Acri circa il presunto movente della “lupara bianca” decisa e compiuta il 5 febbraio del 2001.
‘Ndrangheta nella Sibaritide: quando ai carabinieri giunse la “soffiata” che volevano ammazzare Salvatore Morfò, ma non era vero
L’episodio relativo all’ipotesi d’un attentato mortale contro il boss di Rossano, è stato narrato all’Antimafia dal “pentito” coriglianese Ciro Nigro, che ha attributo la falsa informazione al “reggente” di Sibari Salvatore Di Cicco poi eliminato proprio perché sospettato d’essere un “confidente”.