“Abbiamo fissato dei tempi stretti: entro fine aprile dovremo mettere in sicurezza la struttura”; così si esprimeva il procuratore capo di Castrovillari Eugenio Facciolla, pochi giorni fa presso la Prefettura di Cosenza ,nel corso di una riunione (l’ennesima) per stabilire misure d’urgenza sui depuratori dello Jonio Cosentino, in primis quello sito nella nuova cittadina Corigliano-Rossano località S.Angelo, struttura malfunzionante da anni e posta sotto sequestro dal 13 agosto 2018.
Misure d’urgenza che il depuratore di S.Angelo aspetta da anni…misure forse anche inutili visto le condizioni disastrose in cui versa la vecchia struttura, ormai fatiscente ed inadeguata alle sopravvenute esigenze abitative ed ambientali…una vecchia utilitaria da cui si pretendono prestazioni di una ferrari!!!E quel collasso a cui il procuratore Facciolla si riferiva e’ ,ahimè, avvenuto:il lungomare di Rossano si presentava oggi percorso da tanti piccoli torrenti…le fogne sono straripate e i fiumi d’acqua percorrono le strade…Emergenza? Vanificato il sogno del depuratore consortile (della quale veniva proclamata la posa della prima pietra già dal 2013 ed in realtà mai avvenuta);svanito il piano di investimento di quasi 30milioni di euro (di cui 1,4 milioni di euro già nelle casse comunali dal 2015); sostenuti da un Protocollo di collaborazione in materia ambientale (sottoscritto dal presidente della Regione Mario Oliverio e dal procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla) che mira a massimizzare gli effetti delle risorse finanziarie europee (delibera Cipe 60/2012) ; con misure atte ad individuare reati ambientali ed urgenze su impianti sequestrati o interessati da attività giudiziaria in corso; sanzionati per inadempimento alle norme di attuazione della normativa europea 91/271 (somme che magicamente ricadranno sulle bollette di acqua e TaRi dei soliti cittadini incolpevoli); imperniati in processi a “colletti bianchi” per reati di disastro ambientale e negligenze varie ( che si concludono sempre in discutibili assoluzioni); accompagnati da test di laboratorio effettuati periodicamente dall’Arpacal di Cosenza sulle acque marine e che da anni rilevano (sempre nelle stesse zone) livelli batteriologici allarmanti; con l’imminente stagione estiva alle porte (che vede un calo di presenze progressivo), la domanda che spontaneamente sorge è : IL TERMINE “URGENZA” TRAMUTATO IN TERMINI DI “FATTIBILITÀ”, QUANDO REGALERÀ A NOI COMUNI MORTALI LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO IMPIANTO DI DEPURAZIONE CON RELATIVO COLLETTAMENTO FOGNARIO DI TUTTE QUELLE ZONE PRIVE DI SISTEMI DI CANALIZZAZIONE?Quando smetteremo di parlare di una realtà che nel 2019 dovrebbe garantire in pochi mesi l’efficienza di strutture basilari ed essenziali per una comunità?Quando potremmo riavere il nostro diritto ad un mare pulito, ad un turismo garantito, a beni naturali deturpati e violentati da politiche del malaffare?Quando riavremo il nostro diritto alla salute (fortunatamente garantito dalla Costituzione) e chi pagherà per questo disastro?I nostri figli, che da anni nuotano nell’ immensità del nostro bellissimo mare, tra flussi galleggianti di Escherichia Coli, azoto ammoniacale, tensioattivi e batteri di ogni genere, ci ringrazieranno per la tutela ricevuta…erediteranno i fallimenti di scelte politiche errate e classi dirigenziali inette…Sono anni che arrivano soldi ,progetti ,promesse (poi tutto sparisce)…Sono anni che aspettiamo…sarà anche giunto il momento di fare qualcosa?
Meetup Corigliano Rossano
Carrmela Cirullo