Al Circolo Culturale Rossanese, si è tenuto un momento di discussione incentrato sulle tradizioni, il dialetto e le radici, in un mondo sempre più orientato verso la tecnologia, la modernità e il futuro. Durante l’evento, si è esplorata la possibilità di una convivenza armoniosa tra queste due realtà, con lo sguardo rivolto al nostro passato, alle tradizioni e alla cultura che costituiscono la nostra identità, il cui elemento cruciale è rappresentato dalla lingua madre, il dialetto, che ha giocato un ruolo fondamentale nel plasmare il pensiero e l’espressione dei nostri antenati, soprattutto in situazioni di analfabetismo. L’oralità, con la sua forza espressiva, è stata evidenziata come mezzo di trasmissione di canti, filastrocche e storie da una generazione all’altra. Gemma Calabrò ha portato la sua ultima pubblicazione di Informazione & Comunicazione ’U tempə ciciulia (un sun pittule ’e cummare) al prestigioso Circolo di Piazza Steri di fronte a una sala stracolma. Il presidente del circolo Antonio Guarasci si è detto felice di continuare l’attività di valorizzazione territoriale, ospitando un libro espressione di rossanesità, in linea con gli ultimi incontri tenuti dal circolo.