Noi non sappiamo cosa cerchi realmente, al comune di Corigliano, la commissione d’accesso nominata dal prefetto di Cosenza. Così, come non sappiamo quali grossi illeciti o quali infiltrazioni mafiose possano ancora esserci in un municipio rivoltato come un calzino prima dall’inchiesta Santa Tecla (con annessi e connessi), poi dal sindaco Geraci (con le sue denunce contro il malaffare in alcuni settori comunali) infine dalla procura di Castrovillari,
che hanno fatto, o stanno cercando di fare, pulizia e chiarezza sia sui passati rapporti tra la criminalità organizzata e il comune sia sulle “mascalzonate” che pezzi importanti della burocrazia comunale organizzavano (o avrebbero organizzato) in un ambiente corrotto, in cui di denaro ne correva e se ne maneggiava a fiumi, soprattutto nei settori dell’edilizia, dei lavori pubblici e della manutenzione.
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