La rossanese Elisa Romano, candidata della lista Green-Italia Verdi Europei ha concluso la sua campagna elettorale per le elezioni europee, con un comizio, nella sua Rossano, a piazza Bernardino Lefosse, insieme al dirigente dei verdi di Sibari Giovanni Spedicati.
In attesa del comizio, i suoi sostenitori, hanno proiettato un video sulle emergenze ambientali in Calabria e sulle battaglie alle quali ha partecipato di recente. “Mi sono spesa in prima persona, incontrando centinaia di elettori, nei bar, nelle piazze, nelle ville, nei parchi, nei piccoli paesi così come nelle città più grandi come Taranto, Crotone, Cosenza, Sibari, Corigliano, -ha esordito così Elisa Romano-, per farmi conoscere, per diffondere le idee e i valori dei Verdi e per raccontare le battaglie di civiltà a difesa del territorio messe in campo negli ultimi anni.
La giovane ecologista rossanese anche in questa occasione ha prima raccontato le novità introdotte dal suo partito: la parità di genere nelle cariche elettive; la reintroduzione del simbolo del sole che ride in una campagna elettorale; l’assenza di rinviati a giudizio o di condannati nelle liste europee; e poi ha parlato dei grandi valori dei Verdi.
Elisa Romano, ricordando che i Verdi non sono solo il partito delle critiche ma al contrario delle proposte ha elencato le priorità dei Verdi: un censimento delle aree inquinate in Europa; il superamento dell’austerità attraverso la revisione del fiscal compact; l’azione contro il cambiamento climatico attraverso l’abbandono del nucleare, del carbone e delle fonti fossili; più diritti per gli animali; la raccolta differenziata e un sistema di “rifiuti zero”; la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa attraverso la Costituzione europea, la finanza etica la separazione delle banche di investimento dalle banche commerciali.
Nella seconda parte della sua orazione Elisa ha invece parlato delle manifestazioni per salvaguardare la Sibaritide e Rossano. Non è vero -ha iniziato- che siamo contro la riconversione della centrale Enel di Rossano, noi siamo contro la riconversione a carbone. Poi ha ricordato la battaglia per la salvezza del tribunale di Rossano rammentando come il libro bianco dei ritardi e delle inefficienze dell’accorpamento con Castrovillari si sia rimpinguato negli ultimi mesi. In ultimo ha raccontato del presidio di Bucita e della manifestazione a Corigliano per contrastare lo scellerato bando regionale che prevedeva la lavorazione di 750 t di tal quale nella discarica di Bucita che poi sarebbero partiti dal porto di Corigliano per l’estero.
Dopo l’appello al voto utile e verde, l’ultimo minuto la Romano l’ha riservato ai ringraziamenti: al suo partito e al suo Segretario nazionale Bonelli che ha percorso in lungo e in largo lo stivale, al suo staff che l’ha supportata e sostenuta in questa campagna elettorale itinerante, impegnativa e vivace.