Si è tenuta, nella mattinata di lunedì 9 u.s nelle sede comunale., la prima riunione della Commissione Elettorale per predisporre adempimenti e modalità di voto per il prossimo rinnovo della Rappresentanza Sindacale dell’Ente comunale. Erano presenti i cinque membri della Commissione in rappresentanza delle sigle CISL- UIL- CGIL- USB e CONFIAL.
Grande la sorpresa quando la rappresentante della CGIL esordisce nel dichiarare inammissibile la presenza dei candidati ex LSU-LPU, contrattualizzati dal 1° gennaio 2015, nelle liste dei candidati. Liste che dovrebbero essere riservate solo ai dipendenti storici. La sconsiderata e discriminante richiesta veniva giustificata dal non raggiungimento dei dodici mesi di contratto a partire dal 13 gennaio 2015, data di proclamazione delle elezioni.
L’Unione Sindacale di Base considera la scelta della CGIL come discriminante e lesiva degli interessi e dei diritti degli ex precari, ora dipendenti, che rappresentano circa la metà dell’intero organico comunale.
E’ la conferma del doppio gioco e di una politica sindacale tendente a favorire, sempre e comunque, le categorie più forti ed abbandonare le istanze di riscatto provenienti dal mondo del lavoro discriminato e precario.
Grave è l’offesa, umiliante è la scelta della CGIL verso una categoria di lavoratori che prestano servizio nell’Ente, in nero, senza diritti e contributi previdenziali.
Comunque sia, la partita ancora non è chiusa. USB considera infondate e giuridicamente inconsistenti le ridicole posizioni della CGIL per i seguenti motivi:
E’ del tutto fuori da ogni regola costituzionale riconoscere il diritto al voto e poi negare il diritto ad essere eletti;
Sui tempi della contrattualizzazione bisogna tener presente non l’inizio del contratto (1° gennaio 2015) bensì l’inizio delle “procedure di stabilizzazione” che nascono con la “Legge di Stabilità 2014” del 27 dicembre 2013 n° 147 e relativo fondo di cinquanta milioni finalizzato alla stabilizzazione e successivo Decreto di conferma della Corte dei Conti ( 6/11/2014 foglio 5021).
USB considera, inoltre, patetica e contraddittoria la posizione della CGIL tenendo conto che la stessa ha depositato la lista con l’inserimento di alcuni candidati ex precari. Un pasticcio culturale e politico, insomma, si contesta la legittimità della loro stessa lista.
L’Unione Sindacale di Base invita i lavoratori dell’Ente, tutti i lavoratori ex precari e di ruolo, alla vigilanza democratica ed a respingere ogni tentativo di prevaricazione, trucchi ed imbrogli per falsificare l’esito del voto. USB adotterà tutte quelle misuri consentite dalla Legge e dai regolamenti per consentire e garantire a tutti i dipendenti una libera partecipazione al voto ed al diritto ad una democratica rappresentanza.
Pietro Altavilla
Coordinamento Regionale USB – CALABRIA