Correvano gli anni Settanta ( dove poi andassero..questo è un altro discorso ) e la rivista “Calabria”, mensile patinato aduso a dar conto, almeno nelle intenzioni, delle attività del Consiglio regionale, degli infervorati dibattiti in Aula delle Commissioni ( che, nel momento in cui scrivo, provvedono diligentemente a “scannarsi” per raccattare briciole di potere in attesa degli esiti di un ricorso per illegittimità del risultato elettorale ), e già allora ne ricavavo sconcerto se non nausea.
La rivista, un vero mattone ad uso e consumo per addetti , intesa a legittimare un attivismo coreografico di facciata, pestava acqua nel mortaio visto gli eterni, perenni, disastrosi risultati della governance. A leggere gli interventi, i propositi,le iniziative,i progetti, quello che si era fatto ( sic!) e quello che doveva essere fatto ( doppio sic ! ), sembrava di vivere in Svezia, tutt’al più in Danimarca….a nostra insaputa.,,naturalmente. Da allora ho (forse ) compresi il concetto nicciano dell’eterno ritorno, un tempo ciclico per cui l’universo..pardòn , la Calabria rinasce e rimuore rimanendo sempre se stessa. Dunque, dopo mezzo secolo di vita , che ne è della nostra Regione ? Ah saperlo, saperlo! Avrebbe detto il buon Pazzaglia (? ).
Sembra ( sarà vero?) che un gruppo di ciòvanitrentenni ( ennesime sardine, questa volta in salsa locale, in azione ?), tutti meridionali, tanto per cambiare, abbiano formato un “movimento” ( in attesa di formare un partito )con l’unico obiettivo di mandare a casa l’ignorante ( fosse solo ignorante ) classe ( casta) politica attuale del meridione, assolutamente non in grado ( e quando mai sono stati in grado ? ) di invertire la rotta..anzi inzuppatori (anche loro) seriali di biscotti.( sorpresi ad inzuppare nella nutella, leggi ripristino vitalizi, sono stati costretti ad un umiliante dietrofront ..in attesa di tempi migliori.. statene certi). Il volenteroso drappello, dopo altre considerazioni di soave delizia, approda al rovello decisivo : ma perché questi politici devono farla sempre franca ? Già…perché ? Non sono pochi i Magistrati che nel corso degli anni hanno tentato di dare una risposta pur denotando ,anche loro, idee poco chiare. Alcuni vorrebbero smontare la Calabria come un trenino Lego, per poi, si spera, rimontarla, altri, all’opposto, sono convinti che la nostra Regione più che smontata andrebbe ricostruita. Che la giusta manipolazione sia la prima o la seconda ( o addirittura siano entrambe fallimentari),tenuto conto dei tempi biblici, lo sapranno i nostri discendenti ( nel frattempo geneticamente mutati ). L’impresa è titanica, forse più dell’immaginario, mitico ponte sullo Stretto. Come, del resto, vedere il bicchiere mezzo pieno se da circa trent’anni si parla di “Sistema Calabria”. Gli Atti parlano chiaro, altro che mattoncini Lego. Esiste una tremenda “rete” ( Internet gli fa un baffo) con tanto di nomi e cognomi, di ‘ndranghetisti, politici, massoni ( Che poi questa massoneria perennemente deviata, petrusina ogni minestra, sa tanto di Ottocento, quando era all’avanguardia, si dia almeno una verniciatina…o no ? )che hanno ingabbiato e ingabbiano ancora la Calabria. Inestricabili rapporti familiari, dove all’interno della stessa famiglia si trova il prete, il funzionario di polizia, il massone, ( ah rieccolo !) il ndranghetista, il politico, il magistrato. Quale imprenditore ha il coraggio e l’incoscienza di infilarsi in questo putrido ginepraio ? Scrivono i Magistrati che abbiamo una classe politica fortemente inquinata e infiltrata dalle organizzazioni mafiose ( ma guarda te ? Non ce ne eravamo accorti ) e questo può dipendere non solo da carenze di carattere legislativo, non necessariamente penale, ma da carenze di carattere educativo, ( scuola, …famiglia…dove siete ?)culturali, che fanno si che determinati soggetti, collocati in posti chiave esprimano soltanto il peggio di se e di questa nostra disgraziata Regione. Certo se esistono terrapiattisti e rettiliani perché non dovrebbe esistere qualche specie aliena di lontanissime origini terroniche che ancora spera di vedere un giorno una Calabria nella quale“Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto ilvitello e il leoncello pascoleranno insieme……….
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno..” E così… biblicamente sognando.
N.B. Chiedo scusa per le numerose parentesi, ma non ho saputo fare meglio.