L’Amministrazione comunale non sa nemmeno leggere gli atti nel loro tenore letterale, perche’ altrimenti non avrebbe pubblicato la delibera n.241/2009 per alimentare una inutile polemica, che ritorce gli effetti contro se stessa. E’ infatti evidente che con quella delibera :
a) nessun nuovo debito e’ stato contratto, ma e’ stata operata una ricognizione delle posizioni debitorie tra il Comune e la partecipata Sibaritide, la cui fonte obbligazionaria e’ chiaramente indicata nella convenzione tra le parti risalente al 2001, quando il Comune era amministrato da anni dal Centro destra;
b) in particolare sono’ indicate fatture emesse sulla scorta dell’art. 6 della detta convenzione, che si riferiva alla famigerata clausola con la quale alla Sibaritide si riconosceva il “corrispettivo minimo garantito” ed il c.d. “saldo di gestione” : cioe’ i comuni partecipi della societa’ erano obbligati a ripianare ogni anno il deficit di gestione della societa’ secondo le quote di ciascuno.
Clausola capestro eliminata dall’Amministrazione Filareto proprio nel 2008, con la delibera di Consiglio comunale, su richiesta dell’allora Opposizione ( gli stessi demagoghi di oggi), gia’ esaminata dalla Corte dei Conti, che con la sentenza emessa non ha potuto che prendere atto della correttezza dell’operato di quegli amministratori, condannando il Comune anche al pagamento delle spese legale
(a proposito, ancora non saldate dall’ente al professionisti , andando cosi’ incontro a sicuri aggravi di spese );
c) si e’ dato un indirizzo verso una possibile soluzione dell’insoluto appunto fino al 2008, individuando nei residui presenti a quel momento per € 381.155,53 la fonte di copertura finanziaria per la previsione di spesa nei successivi bilanci. Gli attuali componenti dell’Amministrazione dimenticano o fanno finta di dimenticare che successivamente, con scelta coraggiosa e lungimirante rispetto a quel che sarebbe emerso in Italia sulla situazione delle partecipate degli enti locali, si e’ praticata la strada della messa in liquidazione della Sibaritide e della sua chiusura garantendo per il futuro risparmi strutturali, di cui oggi impropriamente menano vanto.
PD ROSSANO