>E bravo l’assessore Chiarello!
Bravo, sì! Perché con le affermazioni dei giorni scorsi a proposito della nuova regolamentazione per il conferimento di inerti anche in piccole quantità, non ha fatto altro che certificare, documentare e testimoniare il fallimento del governo targato Antoniotti.
L’assessore all’Ambiente, in sostanza, ha goffamente messo una semplice toppa all’annoso problema relativo allo scarico abusivo di inerti praticamente ovunque sul territorio cittadino, quando lo si poteva risolvere definitivamente, semplicemente attuando quanto prevedeva il programma elettorale presentato ai cittadini.
Alla panacea per il male si preferisce l’effetto placebo, la presa in giro, come se volessimo ramazzare casa e nascondere la polvere sotto il tappeto.
Eppure quel progetto inserito nel programma elettorale dell’allora centrodestra prevedeva l’individuazione di un sito (località Traforo) per una discarica di inerti, la realizzazione e la gestione operativa della discarica stessa con impianto di frantumazione, quindi i lavori di recupero e riqualificazione dell’area grazie a coltivazioni. Gli inerti raccolti sarebbero potuti servire per consolidare il costone di San Bartolomeo, soggetto peraltro a cedimento per la presenza di una faglia in continuo movimento, nonché la successiva sistemazione dell’area a parcheggi e verde pubblico con area attrezzata con giochi e magari anche una nuovo collegamento verso zona San Marco.
Tra l’altro, ironia della sorte, il progetto in questione era stato proposto, discusso e valutato quando ancora ero presidente della Commissione Urbanistica!
Insomma, non crediamo affatto che i problemi della città si possano risolvere con questo tipo di azioni-maschera. Le discariche abusive non le spazzeremo via non richiedendo titoli edilizi (Scia/Dia) per il conferimento degli inerti, per quanto sarebbe anche opportuno, giacché ci siamo, specificare i quantitativi conferibili per i “piccoli lavori” poiché dal rifacimento di un bagno, ad esempio, i rifiuti inerti prodotti non sono certamente pochi.
Un “bravo-bravissimo”, dunque, al nostro assessore all’Ambiente: non solo ha condiviso e sostenuto quel programma elettorale approvando successivamente le linee di indirizzo, ma si vanta anche di aver risolto il problema inerti.
Benvenuti sull’isola che non c’è.
Ernesto Rapani
Dirigente nazionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale