I detentori del potere, anche nella nostra comunità in Corigliano Rossano, cercano di ritardare i segni della vecchiaia e usano tutti gli artifizi possibili, come creme ,tinture, belletti e interventi chirurgici, tentando di camuffare i dignitosi segni dell’età trascorsa.

Il credente invece sa che l’uomo interiore è destinato a vivere per sempre ( Gv.6,51-58) e quindi in lui si rinnova una crescita spirituale che esclude qualsiasi fase di arresto, perché il suo Creatore si fonde in lui, comunicandogli le proprie energie e lo dilata all’infinito, consentendogli di rinnovarsi ” per una conoscenza, ad immagine di Colui che lo ha creato ( Col.3,10)”.

Se esteriormente il credente invecchia, interiormente si ringiovanisce ” di giorno in giorno” e in lui si liberano energie che non avevano avuto prima possibilità di affiorare sul suo comportamento, per cui lui, col passar degli anni, diventa meno impulsivo e più riflessivo, meno rigido e più benevolo, meno severo e più comprensivo, cioè misericordioso e compassionevole, qualità di una vita “divina”.

Il trascorrere degli anni non gli comporta sterilità, ma una nuova fioritura, a condizione però che lui coltivi e alimenti la curiosità per il nuovo, per quello che viene, senza chiudersi al pulsare della vita.

Essendo Dio, secondo l’autore dell’Apocalisse ” Colui che è, che era e che viene ( Ap.1,8)” , l’apertura al nuovo per un anziano credente è indispensabile per rimanere in sintonia con il fluire del tempo.

Solo così le impronte dell’età non sono segno di debolezza, ma di forza e gli stessi capelli bianchi diventano segno visibile di vita divina, e lo stesso nostro Signore Dio si rivela a lui ” con i capelli della testa simili a lana candida come neve.( Ap.1,14)”

Se gli uomini di potere usano ingredienti di ” elisir di giovinezza” per poter, secondo loro, continuare brillantemente ad esercitare il loro dominio, il credente accoglie in sé, solamente l’amore generoso del Cristo, che, non ci nasconde la Canizie del Padre, ma la mostra come una Corona Divina, ” ( Dn.7,9)”.

Corigliano Rossano, 28.10. 2023 ( Franco Palmisano)

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