Ancora un altro rinvio, un’altra concessione temporanea per i circa cinquemila lavoratori Lsu Lpu della regione Calabria, uomini e donne che col loro lavoro supportano le pubbliche amministrazioni ed i servizi ai cittadini. Calabresi ormai stabilmente precari, giovani, padri e madri di famiglia che non hanno la possibilità di guardare oltre i prossimi sei mesi, oltre i prossimi tre mesi, a volte neanche al prossimo mese.
Così la Regione Calabria, di proroga in proroga, di concessione in concessione, tiene sistematicamente sotto ricatto questi lavoratori precari ormai da sedici anni con l’angoscia di potersi vedere sbattuti in mezzo ad una strada da un momento all’altro, come sembrava essere successo qualche settimana fa, prima dell’ennesima irrispettosa proroga.
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