Sembra che finalmente l’Italia e Rossano si siano risvegliate: l’analisi del voto nazionale e locale, ci mostra due dati politici inequivocabili.Il primo è “la vittoria della speranza sulla rabbia”, per citare Renzi, la spinta propositva contrapposta a quella populstico distruttiva, la vittoria di chi si è alzato le maniche ci ha messo la faccia e soprattutto si è messo a lavorare per il paese.

Bisogna riconoscere, però, al nostro premier e segretario che anche con tutti i limiti e difetti qualcosa ha smosso, compresa la coscienza critica del paese ma, su molti atti c’è ancora da lavorare: in primis la legge elettorale, ma anche il DL lavoro, che andrebbe ritoccato in alcuni punti, entrambi validi elementi su cui lavorare per il rilancio del paese e della sua credibilità a livello internazionale. E’ chiara poi la sconfitta di Grillo, l’esasperazione dei toni e la rabbia riversata su parte del paese e sulle istituzioni, ha creato un clima di odio, che ha raggiunto in alcuni casi anche toni inaccettabili: è evidente che il battere i pugni sul tavolo, come cita l’inno del M5S, o urlare a squarciagola il dissenso è servito per arrivare alla pancia del paese, ma a questo sarebbero dovuti susseguirsi i fatti, le azioni, il fare qualcosa di concreto per il paese… Ciò è mancato a questo movimento, che per certi aspetti, aveva il piglio giusto per dare una svolta al paese, la svolta che gli elettori si aspettavano, ma che purtroppo per tutti non è arrivata. Dando un’ occhiata al dato locale invece mi viene ancor più da riflettere, il dato politico palesatosi è la sconfitta di un centro destra e di Forza Italia nello specifico,  che pur governando risulta il terzo partito, ed è evidente che la città ha voluto “punire” l’Amministrazione, o meglio la Mala Amministrazione di questo centro destra, che è risultata e risulta tuttora incapace di governare lo stato in cui versa la città, sanità giustizia rifiuti, avendo fino a poco tempo fa dalla loro parte il favore dei governi regionale e nazionale.  Per quanto riguarda la sanità, come per  la giustizia, è chiaro che la amministrazione comunale non ha colpe specifiche, ma nemmeno si può far finta di niente ne possiamo nasconderci dietro un dito: come ricordavo qualche tempo fa sulla stampa, al nostro amato vicesindaco,non possiamo fare finta che il papà non risiedava fino a pochissimo tempo fa  nel consiglio regionale, come consigliere di maggioranza del governo regionale che tiene le redini della sanità e la governa, e l’ha governata –a mio parere- nel peggiore dei modi, con un piano di rientro disastroso, che ha penalizzato il nostro territorio in primis, ultimo nella Calabria per fattore posti letto Popolazione col decentramento dei poteri o con il depotenziamento dei reparti, che soffrono carenze strutturali e di personale. Ancora, poi, possiamo dire che questa Amministrazione non ha colpe per la questione del tribunale, chiuso in favore di quello di Paola, perché l’onorevolissima di Paola si è imposta per la salvezza del suo foro concretando di fatto la chiusura del nostro, la stessa onorevolissima che durante la campagna elettorale si è seduta più volte sui divani buoni del nostro cinema teatro, presenza questa, a mio parere, proprio  di cattivo gusto. Non ci e esaltiamo e non c’è molta voglia di festeggiare perché la situazione in cui versa il paese non ce lo permette, piuttosto è il momento di lavorare.
Mi spiace solo dover leggere sulla stampa on line comunicati nei quali si critica aspramente il centrosinistra e  la vittoria del PD a Rossano, facendo conti sull’affluenza, sul dato totale del centrodestra e su qualsiasi fattore in grado  di sminuire l’ottima performance del PD, qualcuno che rosica ci sta pure ma che abbia la decenza di farlo anche in maniera più garbata e meno sterile, a quella stessa persona voglio dire che per quanto riguarda la questione del tribunale, tante sono le personalita e i soggetti che si stanno muovendo, sotto traccia, e stanno lavorando senza squilli di tromba e fanfare al seguito, come negli scorsi periodi gli altri hanno fatto, molti dei quali si sono rivelati degli sciacalli in cerca di consenso,  il lavoro ed il merito si vedranno se e quando il risultato positivo sarà portato a casa, la questione del tribunale non è dimenticata, questo consenso è frutto anche di una speranza che la città ha nella nostra classe dirigente, a finche questo ed altri problemi possano essere risolti nel migliore dei modi, di certo non con le critiche sui blog. 
Adesso  credo sia nostro obbiettivo che a Rossano, oltre al favore del voto si arrivi ad un favore più ampio e partecipato all’interno dei Giovani Democratici (che rappresento) e del partito Democratico. anche perchè saremo chiamati a breve alle consultazioni regionali, e credo che nessuno voglia assistere nuovamente ad uno scempio del governo regionale di stampo centrodestrista ma, per fare ciò, c’è bisogno di discutere di parlare di confrontarsi di allargare gli orizzonti e di aprire le porte del partito a quanti in questo momento vedono in noi la speranza che questo paese questa regione e questa città possano farcela, per noi ma soprattutto per lasciare un posto migliore ai nostri figli e nipoti.
Antonio Salone, GD Rossano.