Ormai un anno fa abbiamo fatto di tutto per spiegare all’Amministrazione Comunale l’indecenza della scelta di togliere gli sgravi fiscali ai cittadini che vivono intorno alle discariche di Bucita: abbiamo provato a chiedere un incontro, abbiamo scritto un appello, abbiamo fatto una denuncia. La risposta di tutto lo schieramento a sostengo del sindaco Antoniotti è stata: non ci sono più disagi per cui non c’è più bisogno di sgravi.
Paradossalmente, come denunciammo senza mezzi termini, proprio in quel periodo una delle discariche di Bucita, quella pubblica, franò rovinosamente rilasciando nelle falde acquifere e nella terra quantità incalcolabili di sostanze tossiche tutte a scapito dei cittadini di Bucita, Iti, Amica, Toscano, Nubrica e della città di Rossano tutta. Alla faccia dei disagi finiti.
Oggi però leggiamo che l’amministrazione comunale, con stramba e schizofrenica soddisfazione, dichiara di aver ricevuto 1 milione di euro come compensazione per i disagi causati dalle discariche e dagli impianti di trattamento di Bucita. Siamo sconvolti dall’incoerenza di Antoniotti e compagnia.
Non solo. Le compensazioni non sono regali all’amministrazione comunale per far quadrare i propri conti strampalati, non possono essere utilizzate per colmare i debiti, ma devono essere impiegati per opere di pubblica utilità, il che dimostra che questa scelta non è soltanto tremendamente contraddittoria, ma anche palesemente illegittima.
Infine non comprendiamo da cosa derivi la soddisfazione del sindaco per aver ricevuto delle compensazioni che non sono state ottenute da questa amministrazione la quale, al contrario, era stata semplicemente incapace di riscuoterle negli anni scorsi, come da noi ripetutamente denunciato.
Precisiamo: non riteniamo le compensazioni economiche minimamente paragonabili ai danni economici, ambientali e sanitari che la città di Rossano, ed in particolare le contrade limitrofe al disastroso polo tecnologico di Bucita, sta subendo da più di un decennio. Tutte le amministrazioni di ogni colore che hanno permesso questo scempio illogico ed inutile, dall’impianto alle discariche pubbliche e private, foraggiando il sistema di potere dei rifiuti calabresi, hanno commesso un errore imperdonabile, senza alibi.
Come abbiamo già precisato questa amministrazione, revocando gli sgravi fiscali per i cittadini che fanno crescere i propri figli a poche centinaia di metri da un disastro ambientale permanente, non ha fatto altro che aggiungere al danno una ignobile beffa.
Ribadiamo l’urgenza di avviare la raccolta differenziata senza i cassonetti per strada, l’unico metodo che funziona in ogni parte del pianeta, e di avviare immediatamente il processo di caratterizzazione e bonifica delle discariche di Bucita e Olivellosa.
Lo abbiamo detto pubblicamente ben prima che alcune inchieste della procura lo ipotizzassero: abbiamo più di un sospetto che in quelle discariche si nascondano materiali tossici e che i funzionari del Dipartimento Ambiente e dell’Ufficio del Commissario abbiano usato i nostri territori come uno squallido, criminale bancomat. Chi non ha il coraggio di assumere decisioni forti in merito a tutela della salute dei cittadini, dell’economia e dell’immagine dei territori, ha il dovere morale di farsi da parte.
Comitato in Difesa di Bucita e del Territorio