Sono giorni di continua attività politica tra i Partiti e i vari movimenti civici di centro destra e di centro sinistra in relazione alle prossime amministrative del 12 giugno 2016. Il Partito Democratico è impegnato in questa fase con i suoi iscritti e i suoi dirigenti a costruire un’ampia alleanza di centro sinistra ed anche a elaborare la proposta politica per avvicinare quanta più gente possibile al nostro progetto.
Fa specie però, assistere su taluni mezzi di comunicazione, anche grazie alle fuorvianti ricostruzioni di diversi interessati, a uno spettacolo che solo chi è in malafede può rappresentare in questo modo.
Infatti, il PD è oggetto di ripetuti, quanto immotivati “rimproveri”, tutti a spiegare come deve rinnovarsi, come deve attrezzare le proprie liste, come deve scegliere il candidato a sindaco, insomma in queste ore assistiamo a un nutrito numero di consulenti tutti preoccupati a suggerirci qualcosa.
In realtà il lavoro fin qui svolto dal PD è stato trasparente e aperto, come apertamente riconosciuto da tanti settori della società, alla partecipazione più ampia degli iscritti e dei cittadini, solo per citare le ultime cose si pensi alle giornate in piazza, alla campagna di ascolto, al tesseramento in corso non più pacchetti di tessere indiscriminate ma libere adesioni in merito alle quali mai nessuno ha posto veti se non quando queste possano essere figlie o di truppe cammellate o per chiare ragioni di opportunità politica.
In effetti, pensare che il PD allo stesso tempo sia il parafulmine degli strali di presunto civismo e contemporaneamente per gli stessi gruppi civici alleato fondamentale è operazione contorsionista e che sa tanto di vecchia politica.
Come del resto, superando ogni tipo di dubbio che qualunque operatore dell’informazione per fare il suo mestiere in maniera obiettiva dovrebbe avere, risulta incomprensibile ritenere possibili candidature di superamento, prima che queste siano ufficiali, già impallinate per volere dello stesso PD che addirittura adotterebbe questa strategia utilizzando lo strumento democratico delle primarie previsto statutariamente. Il PD vuole ritornare al Governo della città e, consapevole delle tante difficoltà, lavora per riuscire a centrare quest’obiettivo.
La verità è che per riuscire a portare a compimento questo percorso, intrapreso da qualche tempo, capace di dare a Rossano una nuova stagione politica amministrativa, il centro sinistra dovrà avere la capacità di ricomporre le varie opzioni politiche e scegliere, senza pregiudizi e senza posizioni precostituite, quella più adatta e capace di coinvolgere tutti quelli che vogliono mettersi, insieme al PD, alla guida della Rossano che verrà. Per centrare l’obiettivo a sostegno di questa volontà non può esserci il solo PD ma ci vuole il senso di responsabilità di tutti quelli che dicono che bisogna voltare pagina.
Dunque siamo impegnati a ridare smalto alla partecipazione e alla condivisione nel segno della massima unità e come Partito Democratico non ci lasceremo certo preoccupare dalla dialettica in campo e, sempre nell’ottica della massima unità e sintesi possibile, nel PD e nell’alleanza, il nostro percorso sarà sempre libero e trasparente, com’è stato finora il nostro partito, e ove ce ne fosse bisogno lo saranno anche le primarie, strumento di democrazia partecipativa.
Il segretario PD
Francesco Madeo