Settori del centro-destra e della stessa sinistra, adusi ad utilizzare la politica per fini personali, di interesse ovvero di recupero di visibilità, uniti ad altri del centro-destra in ansia di accreditamento, hanno reagito, rispetto alla eventualità del nascere di una candidatura di prestigio e radicata nella Città, mettendo artatamente ed in mala fede in giro anche sulla stampa, la favoletta della esistenza di accordi trasversali fra destra e sinistra che addirittura avrebbero visto il PD in combutta con Graziano e Caputo.
Il primo fresco esponente del camaleontismo politico, l’altro vecchio arnese destrorso, responsabile con tanti altri, ma più di tanti altri, della situazione tragica in cui versa la nostra Città e l’intero territorio, per degrado sociale, depauperamento di servizi, assenza di autorevolezza e così via.
Non si comprendono le prese di posizione di alcuni componenti del PD e del centro sinistra che, esclusa la mala fede, possono essere imputate solo ad un difetto di comunicazione, ad un fraintendimento o alla non conoscenza delle regole statutarie.
Anche se, a ben vedere, il comunicato del PD sull’esito della riunione del coordinamento è stato volutamente così sintetico e preciso da non prestarsi ad interpretazioni equivoche.
Con esso:
Si è data notizia dell’indicazione quasi unanime dei componenti il Coordinamento per la candidatura a Sindaco del dott. Sergio Caliò, riconosciuto indistintamente da tutti come una risorsa per il Governo della Città;
Si è precisato che tale proposta sarebbe stata confrontata con gli iscritti del Partito, con le forze politiche del centro sinistra e con le aggregazioni e movimenti civici decisi ad impegnarsi nella prossima tornata elettorale;
Si è ribadito, testualmente, che tutto avrebbe seguito le regole dello Statuto del Partito, che disciplina tra l’altro l’Istituto delle primarie, e sarebbe stato ispirato dai valori fondanti del PD.
Ma andiamo al merito:
Acquisita la preliminare disponibilità di un persona stimata nella città per le sue capacità e qualità di onestà, di coerenza e di attitudine a rapportarsi con semplicità e sincerità, gli organi dirigenti del PD, unanimi, salvo un solo dissenso, hanno tradotto la manifestata disponibilità del dott. Caliò ad una candidatura per il PD, in proposta della sua persona a candidato a sindaco, previo necessario ed ulteriore confronto con la platea degli iscritti.
Nessuna delle critiche ha messo in discussione la figura prestigiosa e di qualità del dott. Caliò, ma hanno riguardato il metodo usato.
Alcune hanno affermato l’esigenza dello svolgimento delle primarie, di Partito o di coalizione che siano: la risposta è nello Statuto del Partito che non può che essere rispettato. Quindi chi vuole percorrere questa strada, non ha che da attivare le corrette procedure previste al momento debito. Gli organi faranno la loro parte.
Altre critiche, mosse dall’esterno e cioè dalle forze potenzialmente alleate cui intendiamo rivolgerci, hanno lamentato un mancato coinvolgimento nella scelta: obiezione priva di logica, tranne che non si pretenda di introdursi nel dibattito interno al PD, perché la condivisione può esserci solo all’esito del confronto al quale ognuno si presenterà con la propria proposta di candidatura, con le proprie liste ed una proposta di progetto politico.
Il percorso seguito è stato, quindi, oltremodo lineare e democratico e, comunque, coerente con le regole statutarie del Pd, in tal modo evitando fughe in avanti, personalismi ed auto proclamazioni.
Questi sono i fatti! Allora di cosa si vuole parlare! Tanto rumore per che cosa ?
Siamo pronti al confronto con tutti coloro che appartengono al centro-sinistra anche percorrendo la strada delle primarie e coinvolgendo nelle scelte da operare l’intera città.
Certo è singolare che fino al giorno prima – al contrario – si imputava al PD il silenzio sulla propria proposta di candidatura e lo si incalzava a fare presto.
Se qualcuno è rimasto spiazzato dalla capacità dimostrata dal PD di fare una scelta unificante e di qualità, può comunque stare tranquillo sull’esistenza della volontà del confronto, politico e programmatico, per raggiungere l’obiettivo della più ampia alleanza, capace non solo di vincere le elezioni, ma di dare poi a Rossano un Governo capace di farla rinascere e proiettarla in una dimensione territoriale più ampia recuperando il prestigio di sempre.
Infine abbiamo detto che non avevamo bisogno di suggeritori e lo abbiamo dimostrato. Allo stesso modo diciamo, a chi non ha mai partecipato alla vita politica del circolo e ne ignora le regole, che non abbiamo bisogno di lezioni e che il PD ha un Progetto politico già in fase di avanzata elaborazione sulla scorta del lavoro svolto da più tempo dalle nostre consulte, dall’esperienza delle giornate in piazza, dalla campagna di ascolto lanciata con il tesseramento 2015. Tesseramento che il partito sta facendo con serietà e trasparenza dicendo no ai pacchetti di tessere che tanto danno hanno fatto in passato.
Il segretario PD
Francesco Madeo