La legalità è uno dei punti cardini del M5S e non a caso tutti i nostri candidati devono possedere quale requisito necessario un casellario giudiziale immacolato e nessun procedimento penale in corso.
La chiusura del Tribunale di Rossano è stata sicuramente un duro colpo al già vessato territorio della Sibaritide, inferto da chi in realtà avrebbe dovuto tutelarlo. Invero, ci siamo sempre lamentati di non aver mai avuto politici locali nelle sedi istituzionali che contano. Non dimentichiamoci però che quando è stato decretata la chiusura del Tribunale, Rossano era rappresentata in tutte le sedi istituzionali. Nello specifico avevamo l’on. Caputo alla Regione, l’on. Dima al parlamento ed un Governo comunale, regionale e nazionale dello stesso colore politico. Diversamente i rappresentati del M5S, seppur dai banchi dell’opposizione, hanno fatto il possibile e l’impossibile per cercare di impedire e successivamente di rimediare al torto subito attraverso l’interrogazione parlamentare ad iniziativa dell’on. Tancredi Turco e l’ispezione dei locali del Tribunale di Castrovillari da parte del sen. Nicola Morra e che sono rimaste prive di risposta dal parte del Governo.
Inoltre è importante sottolineare che anche l’attuale Governo di centrosinistra, pur avendo rassicurato la cittadinanza in ordine alla riapertura del Tribunale di Rossano, nulla ha posto in essere nel momento in cui ha avuto la possibilità concreta di ripristinarne l’operatività. Ricordiamo all’uopo l’intervento dell’on. Rosy Bindi e soprattutto le parole dell’allora Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando che si era impegnato pubblicamente a riaprire il presidio di giustizia de quo ma, una volta nominato Ministro della Giustizia, ha disatteso ogni promessa fatta in tal senso. Inoltre, alla luce delle dichiarazioni rilasciate dal sen. Enrico Buemi, pretendiamo che si faccia chiarezza su queste cosiddette “carte false” che avrebbero causato e giustificato la chiusura del Tribunale.
Come già accennato nel corso dell’incontro di domenica 28 febbraio, poiché il nostro unico obiettivo è perseguire l’interesse generale ed il bene del Territorio e non aspirare a cariche e poltrone, ribadiamo con il presente comunicato la nostra proposta di boicottare le imminenti elezioni amministrative ritirando, di concerto con le altre forze politiche, la candidatura a sindaco e dei singoli consiglieri. Tuttavia siamo ben consapevoli che detta iniziativa di per sé sarebbe insufficiente per smuovere un Governo sordo, atteso che l’ex Tribunale di Rossano non riguarda soltanto la nostra città ma una circoscrizione di 20 Comuni. Per questo motivo è necessario che tutte le Amministrazioni comunali dei su menzionati 20 Comuni siano compatte e coese in detta battaglia. A nostro modo di vedere occorre che tutti i Sindaci si dimettano contestualmente in blocco ai sensi dell’art. 53 T.U.E.L. e, una volta decorso il termine di venti giorni prescritto dalla legge, si proceda allo scioglimento dei rispettivi consigli comunali imponendo il commissariamento di tutti e venti gli Enti. Una siffatta azione creerebbe non pochi problemi al Ministero dell’Interno ed imporrebbe al Governo di prendere in esame, con la dovuta serietà, le doglianze del nostro Territorio e, allo stesso tempo, i dovuti provvedimenti in ordine alla riapertura del Tribunale di Rossano. Un’isolata iniziativa da parte di noi rossanesi risulterebbe sterile, inefficace e meramente estemporanea e pertanto deve essere necessariamente coordinata e portata avanti con gli altri diciannove Comuni. Chiediamo quindi un incontro tra tutti i candidati a sindaco del Comune di Rossano e i Sindaci dei Comuni di Corigliano C., Bocchigliero, Campana, Cariati, Cropalati, Crosia, Longobucco, Paludi, Mandatoriccio, Pietrapaola, Scala Coeli, Terravecchia, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, Santa Sofia d’Epiro, Vaccarizzo Albanese, Caloveto e San Giorgio Albanese al fine di concordare le azioni più opportune da intraprendere in merito.
Stanislao Acri
Candidato a sindaco M5S